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mercoledì 15 settembre 2010

In giro per l’Europa: comincia la Champions delle grandi


di Jacopo Fontanelli


Dopo il classico show del Barcellona ieri sera al Nou Camp (5-1 sui greci del Panathinaikos) e i deludenti pareggi di Manchester e Inter (0-0 con i Rangers e 2-2 con il Twente), questa sera la massima competizione europea vede l’entrata in gioco delle altre quattro candidate alla vittoria finale.
Dopo l’avvio stentato nella Liga, 0-0 sul campo del Maiorca, e uno striminzito 1-0 tra i fischi del Bernabeu all’Osasuna, il Real Madrid di Mourinho è chiamato a dare prova della sua forza ma anche capacità di essere spettacolare come nella migliore tradizione merengue. Formazione tipo per la squadra dello Special One, con il solo Kakà indisponibile: un 4-2-3-1 che vede in campo tutti i nuovi acquisti, Carvalho chiamato a guidare la difesa, Khedirà insieme ad Alonso a creare gioco in mezzo al campo, e il tedesco Ozil che avrà il compito di innescare Di Maria, Ronaldo e Higuain contro il giovane ma pur sempre temibile Ajax di Martin Jol.
Il Chelsea di Carlo Ancelotti che guida la Premier a punteggio pieno con 12 punti in quattro giornate, ma soprattutto con 17 gol segnati e solo uno subito, non sembra poter aver particolari problemi a sconfiggere gli slovacchi dello Zilina alla loro prima partecipazione in Champions. I blues hanno ritrovato un Essien in gran forma (autore di una doppietta nel derby appena vinto col West Ham) dopo l’anno passato costellato da infortuni, e puntano tutto sul tridente Anelka-Kalou-Malouda, orfano del fenomeno Drogba che deve scontare l’espulsione rimediata nel ritorno degli ottavi contro l’Inter.
A San Siro al Milan verrà data l’immediata possibilità di riscatto contro i francesi dell’Auxerre. Dopo la brutta sconfitta a Cesena e il rigore sbagliato, è il momento che Ibrahimovic metta in atto i proclami sbandierati durante la sua presentazione, cominciando ad essere decisivo anche in Europa. La difesa ritrova Nesta e il centrocampo ritrova Seedorf. In attacco tutto è sulle spalle del tridente delle meraviglie Pato-Ronaldinho-Ibra, con Robinho pronto a subentrare dalla panchina.
Infine la finalista dell’anno scorso, il Bayern Monaco, ospiterà una Roma ferita dopo la cinquina di Cagliari. Bayern senza le sue stelle Ribery e Robben, e con il solito ritardo di preparazione che caratterizza da sempre l’inizio delle squadre di Van Gaal. In attacco Muller sarà in appoggio a Klose che dovrebbe avere la meglio nel ballottaggio con Olic. La Roma dal canto suo è chiamata ad un reazione immediata, pur presentandosi all’Allianz Arena con molti problemi di formazione, Riise, Taddei e Vucinic su tutti. Su Totti e Borriello il peso dell’attacco e su De Rossi e Pizarro la responsabilità di far girare la squadra cercando di mettere in difficoltà i campioni di Germania ottenendo un risultato positivo.

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