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sabato 31 luglio 2010


Il Tempo – Giusto dieci mesi fa, nel giorno in cui la Sensi presentava il progetto (poi sparito nel nulla) sullo stadio romanista, Florentino Perez rivelava il suo amore per Totti. «Ho speso tantissimi soldi nella mia vita – raccontava lo spagnolo – per costruire una squadra potente come il Real Madrid, ma il mio desiderio irrealizzato è avere con me il capitano della Roma. È stato impossibile». Ci ha provato in tutti i modi: ogni anno a Natale recapitava a casa Totti una maglia con il numero 10 del Real. Adesso, se i suoi contatti preliminari con Rothschild avranno un seguito, Perez può prendersi tutta la Roma. Capitano incluso. I rapporti tra Florentino e il club della Capitale vanno avanti da anni. Con la famiglia Sensi è un nato un rapporto speciale che si è tramutato in una serie di affari e trattative. Nel calcio e non solo. Durante una precedente fase di ristrutturazione di Italpetroli, la società di costruzioni spagnola Acs, di cui Perez è presidente e maggiore azionista, provò ad acquistare alcuni asset del gruppo. Non se ne fece nulla, mentre nel calcio più di un affare con i Sensi è andato in porto. Il primo nell’estate 2004: il Real «aggiustò» il bilancio disastrato della Roma nel post-Batistuta versando 25 milioni nelle casse di Trigoria per Samuel. Il presidente dei «galacticos» provò a prendere anche Emerson, ma il brasiliano si era già promesso alla Juventus. A gennaio 2006, un mese prima di lasciare la presidenza dei «blancos», Perez fece un altro favore alla Roma: pagò sei milioni di euro Cassano che si poteva prendere gratis nell’estate successiva. La collaborazione tra i due club è andata avanti anche durante la presidenza di Calderon a Madrid con i trasferimenti Cicinho e Baptista. Tornato Perez, la Sensi ha bussato di nuovo alla porta del Real, ottenendo la promessa del prestito di Van Nistelrooy. Fu l’olandese a rifiutare. Florentino provò a regalare ai giallorossi anche l’attaccante spagnolo Negredo e a prendere De Rossi, che prima del Mondiale sudafricano ha aperto le porte al Real, ricevendo il ringraziamento di Perez: «È un onore per tutti i madridisti che un giocatore del calibro di De Rossi dica queste cose». Ora sono «capitan futuro» e Totti ad attenderlo nella Capitale. E Rosella Sensi: con Florentino avrebbe qualche chance di restare nella Roma con un ruolo da manager. Perez o non, una cosa appare chiara: l’interesse per il club arriva soprattutto da investitori esteri. Ma le trattative entreranno nel vivo non prima di settembre.

venerdì 30 luglio 2010


AS Roma.it
NEWS
30 luglio 2010 - Tournoi de Paris: il programma media
Questo il media progam del Tournoi de Paris:
Venerdì 30 luglio 2010 ore 19.30 : Conferenza stampa Mister e calciatore nella Sala Stampa dello Stade Parc du Princes.
Sabato 31 luglio 2010 ore 16.45 : Bordeaux – AS Roma, trasmessa in diretta su Roma Channel e La 7.
Domenica 1 agosto 2010 ore 19.00 PSG - AS Roma, trasmessa in diretta su Roma Channel e La 7.

Il Comune ripristina l'ambulanza per i cani
ROMA.REPUBBLICA.IT - "Il servizio dell'ambulanza pet-soccorso destinato agli animali feriti, sospeso momentaneamente per carenza di fondi, è stato ripristinato". Lo annuncia l'assessore capitoliono all'ambiente, Fabio de Lillo, precisando di essersi "impegnato personalmente affinchè questa situazione venisse risolta nel più breve tempo possibile, nonostante i noti problemi finanziari del comune di Roma". "Appena sono stato informato della possibilità di una soppressione di tale servizio - spiega De Lillo - ho richiesto agli uffici competenti di attivare tutte le procedure percorribili affinchè fosse immediatamente ripristinato. Tutto ciò ha comportato l'interruzione, solo per pochi giorni, di questo servizio che considero di primaria importanza per la tutela della salute degli animali". Il servizio di pet-soccorso, attivato nel 2005 grazie a una donazione effettuata da Francesco Totti e Ilary Blasi e gestito dal 1 marzo 2006 dall'ufficio diritti animali del comune di roma, sarà quindi di nuovo attivo a partire dai prossimi giorni.

lunedì 19 luglio 2010

RomaCaffè va in vacanza!


Termina qui la prima stagione di RomaCaffè; una stagione ricca di soddisfazioni per tutti noi grazie alla presenza di voi tutti!

RomaCaffè vi ringrazia e vi da appuntamento a fine Agosto per una nuova avventura ricca di novità!

Stay tuned!

I migliori gol dei Mondiali 2010 - FIFA World Cup 2010 Top 10 Goals (VIDEO)

sabato 3 luglio 2010

Ghana eliminato, ma l' Africa ha vinto lo stesso

Uruguay in semifinale dopo quarant' anni e Ghana che torna a casa dopo essere stata la grande sorpresa del Mondiale; una sorpresa inaspettata, un' africana che nel Mondiale africano mette in mostra un bel calcio e tanti talenti, molti dei quali sconosciuti al grande calcio, ma di sicuro avvenire. Ma non è una sconfitta per l' Africa, un continente che fino ad ora ha dimostrato di poter organizzare un grande evento, un continente che si è fermato per guardare i propri beniamini, un continente unito sotto la bandiera ghanese per sperare in un miracolo. Il miracolo calcistico non è riuscito ad Asamoah e compagni, per colpa di un mani in area al centoventesimo minuto, per colpa di un palo e per merito di un portiere da molti schernito al suo arrivo in Italia, che però nel giro di tre anni è diventato una colonna portante del calcio Uruguayano. Ma al Ghana è riuscito comunque un altro miracolo, quello di unire un continente falcidiato da guerre civili, un continente affamato, con una mortalità infantile a livelli altissimi. Il Ghana è uno dei pochi Paesi dell' Africa centrale con un' apparente stabilià politica, stabilità che nn c' è stata a livello calcistico all' inizio del Mondiale: l' esclusione a sorpresa li Larryea Kingston, la rissa sfiorata tra Muntari e il tecnico Rajevac, l' incredibile storia dei fratelli Boateng e l' infortunio della stella del Chelsea Essien facevano pensare ad un Mondiale di basso profilo per gli africani. Sul campo invece le stelle nere hanno dimostrato una grande unione, chi è stato chiamato in causa ha sempre risposto nel migliore dei modi facendo inorgoglire non solo i ventitre milioni di ghanesi ma l' Africa intera. Anche quest' anno non è riuscita l' impresa, anche quest' anno l' Africa "se ne torna a casa" con l' amaro in bocca, ma se quindici anni fa una partita di Rugby riuscì ad unificare un Paese (il Sudafrica), chissà che cinque partite di calcio non riescano ad unire un continente.

Francesco Perugini