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sabato 18 dicembre 2010

Inter sul tetto del mondo

di Jacopo Fontanelli

Dopo 45 anni la coppa Intercontinentale torna nella Milano neroazzurra. Gli uomini di Benitez replicano il 3-0 inflitto al Seognam e possono trionfare per la quinta volta in questa stagione che rimarrà nella storia. Forse ai tifosi interisti brucia più adesso che ad agosto aver perso la Supercoppa Europea contro l’Atletico Madrid, sconfitta che ha impedito il sogno di realizzare un fantastico en-plein, per ora riuscito solo al Barcellona.


Le formazioni sono quelle annunciate, con l’unica eccezione di Motta al posto di Stankovic. La partita comincia sotto ritmo, con gli uomini di Benitez che si preoccupano soprattutto di far girare il pallone e di addormentare il gioco per contrastare la grande forza agonistica degli africani.


Al primo affondo è già gol. Al ’13 Pandev, il giocatore forse più discusso in questo tribolato inizio di stagione, mette il pallone di sinistro alle spalle del portiere Kidiaba. Il tiro non sembra irresistibile ma è troppo angolato per permettere al portiere di evitare il gol. Ci si attende la reazione avversaria, ma al ’17 Eto, proprio lui, a chiudere la partita con un preciso destra dal limite dell’area che si insacca all’angolino. Curiosa come sempre la sua esultanza con Materazzi in panchina.


I giocatori del Mazembe sembrano colpiti ed affondati e rischiano di capitolare più volte: Milito ha per due volte la palla buona, ma calcia malamente addosso al portiere avversario. Sembra una partita facile, ma Julio Cesar salva la porta interista in più di un’occasione, mantenendo il risultato che viene definitivamente messo in cassaforte col gol a sette minuti dalla fine del neo entrato Biabiany.


Il popolo neroazzurro può fare festa, e può godersi una squadra ritrovata, anche se per le conferme si attenderanno dei test maggiormente probanti. Benitez ha salvato la panchina e può finalmente mangiare tranquillo il suo panettone.

venerdì 17 dicembre 2010

Sorteggio agrodolce per le italiane in Champions League

di Jacopo Fontanelli


Doveva essere un sorteggio duro; gli spettri di Barcellona, Manchester, Real e Chelsea facevano paura, e sarebbero probabilmente stati scogli difficili se non impossibili da superare. Come neanche nelle più rosee aspettative le nostre squadre sono riuscite ad evitarle tutte, e a prendere quelle che, sempre sulla carta, erano le avversarie meno temibili. Potrebbe essere l'occasione giusta per ridare lustro al calcio italiano, e portare tutte le squadre ai quarti, a patto di non sottovalutare questi impegni che, se pur più agevoli di altri, non saranno in ogni caso delle passeggiate.

La Roma sorteggiata per prima, dovrà vedersela con lo Shaktar di Mircea Lucescu, con cui vanta due precedenti equamente divisi con una vittoria per parte. Facile sulla carta, ma una squadra comunque pericolosa, che ha a sorpresa vinto il suo girone a spese dell'Arsenal. Un impegno da non sottovalutare ma ampiamente alla portata degli uomini guidati da Claudio Ranieri.

Il Milan cercherà di vendicare l'Inter e di fermare quel Gareth Bale che coi neroazzurri sembrava imprendibile. Le squadre inglesi sono sempre fastidiose e difficili da affrontare, ma una volta scampato il pericolo Manchester e Chelsea, gli Spurs erano sicuramente la più abbordabile. Squadra ostica quella di Redknapp, ma che potrebbe pagare però la scarsa esperienza in competizioni europee essendo la prima volta che si affaccia sul palcoscenico più prestigioso. L'occasione giusta per Ibrahimovic di dimostrare di essere diventato decisivo anche là dove gli riusciva meno.

Ottavo di finale da amarcord per i campioni in carica dell'Inter, che se la vedranno, in una riedizione della finale dello scorso maggio, con i tedeschi del Bayern Monaco. L'inizio di stagione è stato travagliato per entrambe: Inter a – 10 dal Milan, Bayern addirittura a – 17 dal Borussia Dortmund. E' sicuramente la partita più affascinante di questa fase insieme a Barcellona – Arsenal che promette tanto spettacolo. Due squadre che hanno dovuto far a meno dei loro campioni in questo scorcio di stagione ma che sono pronte a far vedere che l'anno scorso non sono arrivate in finale per caso.

Il Real Madrid di Mourinho cercherà di superare, per la prima volta negli ultimi sei anni, quegli ottavi di finale che sembrano essere diventati un muro invalicabile per una squadra che parte ogni anno come favorita. Cercheranno di farlo contro lo spauracchio Lione giustiziere proprio dei merengues la scorsa stagione.

Sorteggio benevole per le altre grandi rimaste: il Valencia dovrà affrontare la sorpresa Shalke04, guidato da Raul sempre a caccia del record di gol in Champions da soffiare all'eterno Pippo Inzaghi; il Manchester di Sir Alex se la vedrà col Marsiglia di Deschamps; e infine il Chelsea Carlo Ancelotti con la cenerentola Copenhagen.

giovedì 25 novembre 2010

Walter Sabatini ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di Roma caffè, programma di Radio Power Station, è intervenuto Walter Sabatini, ex direttore sportivo del Palermo.

Buongiorno Direttore,
come vede la delicata partita di domenica della Roma contro il Palermo?


Penso sia una partita di altro profilo, sono due squadre con organinici importanti, con giocatori che si avvicinano al prototipo di campione. Per il risultato parlerà il campo, se deve parlare il mio cuore vi dico che spero vinca il Palermo.

Palermo le è rimasto nel cuore, vero?

Palermo è la mia societa, l'ho lasciata solo venti giorni fa. Non si smette di amare la propria squadra, sarò sempre vicino al Palermo e primo tifoso di questa squadra.

Per il Palermo non è un momento facile a livello societario?

Il presidente Zamparini cerca di proteggere la sua squadra come farebbero tutti, in ogni modo, è talmente attaccato a questa società che non gli farebbe mancare nulla.

E' comunque gia una grande squadra il Palermo, una delle migliori del campionato.

Vado orgoglioso di questo, perchè la percezione che si ha di Palermo al di fuori della Sicilia è proprio questa che state dicendo voi e ne sono molto contento.

Merito anche dei giovani talenti. A Roma l'arrivo di giocatori sulla carta “minori” avrebbe creato malcontenti.

Una piazza come Roma contiene degli umori che non rende facilissimo l'arrivo di giocatori minori diciamo, ma se fosse arrivato a Roma un giocatore come Pastore credo che avrebbero storto il naso per qualche ora, il tempo di vederlo in campo.

Perchè ha lasciato il Palermo? Questioni personali o vedeva la fine di un ciclo?

No il ciclo si è appena aperto. Si era instaurata una sorte di conflittualità tra me e il Presidente e ho preferito prendere questa decisione, per non influire sul bene andare della società.

Parlando dei grandi giocatori che vedremo domenica. Pastore e Menez, chi vede tra i due più portato a livello Europeo e Mondiale?

Menez è piu grande di due anni di Pastore, a livello sportivo sono tanti. Non so chi si imporrà, ma credo tutti e due perchè sono entrambe fantastici, parlano un linguaggio quasi poetico dal punto di vista tecnico. Stanno sbocciando talenti che emozionano gli amanti del gioco del calcio.

Com'è andato l'affare di Ilicic e Bacinovic?

Una coincidenza fortunata, Ilicic è stato segnalato a Zamparini prima dei sorteggi di Europa League e abbiamo deciso di prenderlo subito. Mentre Bacinovic l'abbiamo preso dopo la partita di Europa League. Siamo stati fortunati e tempestivi, Zamparini in queste cose è fenomenale.

Da due stagioni Sirigu si è guadagnato il ruolo di titolare. Si parla di un possibile interessamento alla Roma, potrebbe succedere?

Che io sappia non esiste trattativa, se le cose sono cambiate negli ultimi venti giorni. Ma non credo. Sicuramente Sirigu sta facendo bene, non ha mai avuto flessioni negative nel rendimento, probabilmente tra qualche mese sarà oggetto di mercato, ma non è nella testa di Zamparini di privarsi di un portiere cosi giovane che garantisce i prossimi sette otto anni di continuità.

Dove può arrivare questo Palermo?

Il Palermo ha il secondo attacco più forte per i numeri espressi in campionato pur avendo giocato fin'ora senza Miccoli ed Hernadez. Sicuramente può far bene, Delio Rossi sta lavorando molto bene.

Che persona è Delio Rossi?

Un bravissimo lavoratore, passa in campo tante ore, vuole lavorare con i giovani, dopo l'allenamento si ferma con i giocatori della primavera, credo sia un investimento im portante per la società.

In un suo ritorno nel mondo del calcio, spera o si vede in qualche squadra in particolare?

L' era dei sogni nella mia vita è finita, sono molto pratico, so che potrei pensare a qualcosa di importante, ma io il calcio lo vivo in maniera passionale. Adesso sono ancora nell'orbita Palermo e non potrei prendere in considerazione nessuna offerta. Quando mi cercheranno, io non sono uno snob, il calcio è bello ad ogni latitudine.

Alla Roma non si vedrebbe bene? Anche in ottica del cambio societario che avverrà a breve.

Penso che Prade se e qualcora fosse contestato sarebbe una grande ingiustizia, perchè lui e Bruno Conti hanno lavorato con molta perizia e costanza nella Roma. Non dimentichiamo che la Roma lo scorso anno ha virtualmente vinlo lo scudetto.

Quale giocatore toglierebbe domenica alla Roma?

Ne toglierei quattro, cinque veramente! Però sotto certi aspetti il calcio è fatale, quindi toglierei Simplicio! Gli voglio molto bene, gli auguro tutte le fortune, ma mi farebbe davvero sorridere un gol di Simplicio al Palermo!

Un commento sul nuovo contratto fatto a Chiellini?

Non conosco i termini precisi, ma in ogni caso è evidente che i contratti dei giocatori vadano rivisti da giocatori e dirigenti.

Redazione Roma Caffè

martedì 23 novembre 2010

Pierino Prati ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di Roma Caffè, programma di Radio Power Station, è intervenuto Pierino Prati, ex calciatore del Milan, della Roma e della Nazionale. Ha parlato di questa giornata di Champions League e in particolare del momento che stanno attraversando le sue ex squadre.

Buongiorno Mister, un commento sulle due gare di Champions di questa sera, la Roma contro il Bayern e il Milan contro i francesi dell'Auxerre?


Capitano forse in un momento buono ,sono due squadre che al momento sono in ottima forma, la Roma ha stupito un pò tutti, si pensava che non si riprendesse e invece è sulla strada dello scorso anno. Tutti danno per favorito il Milan nella lotta allo scudetto, ma io credo che si rimetta anche l'Inter e comunque anche la Roma è un ottimo avversario.

Quali sono i rischi maggiori per le due squadre italiane questa sera?
Il Milan stasera trova i francesi dell'Auxerre che hanno perso quasi tutto, giocano con la tranquillità di poter vincere per riprendere qualcosa almeno in Europa League. Il Milan dovrà stare attento perchè non è una gara semplice.
La Roma anche trova una grande squadra, non in un ottimo momento ma il Bayern Monaco è sempre una grande squadra. La Roma sta bene, all'Olimpico troverà l'apporto del pubbllico e devono continuare a vincere ed andare avanti.

Rimanendo in tema Roma e Milan. Vogliamo fare un parallelismo tra gli attaccanti delle due formazioni?

Di Borriello io ne ho parlato proprio nel momento del suo passaggio dal Milan alla Roma spiegando che poteva conquistare la piazza romana perche è un giocatore di ottime qualità, a Roma si sta imponendo anche a livello personale con tutte le sue caratteristiche che è riuscito a tirar fuori nel migliore dei modi. La Roma ha un attacco in questo momento con piu bocche di fuoco del Milan, che al momento è ridotto all'osso, dopo Ibrahimovic non c'è molto altro, c'è Robinho o Ronaldinho che è un pò adattoto però ecco dopo questi non stanno messi benissimo. Si ha il migliore attaccante in Europa che è Ibra, ma per il resto deve arraggiarsi con i centrocampisti.

Tra l'altro a Milano non sono molto contenti del poco impegno che mette ultimamente Ronaldinho anche negli allenamenti.

In questo momento il Milan ha bisogno del miglior Seedorf, del miglior Ronaldinho e del miglior Robinho che devono dare una mano ad Ibrahimovic. Credo che Allegri farà di tutto per recuperare anche a livello mentale Ronaldinho che tra l'altro se non gioca si intristisce. Credo che Ronaldinho si riprenderà ed entrerà in quest'ottica riuscendo a dare un contributo al Milan a livello offensivo.
Allegri deve inventarsi anche l'uomo che va a fare dei gol, Ronaldihno li ha sempre fatti, ultimamente si era fissato che faceva fare gol agli altri. Il Milan ha bisogno di uomini di grande classe e grande fantasia.

Come altra concorrente al titolo di Campione d'Italia, chi vede possibile?
La Juve è una squadra a cui nessuno da molto credito, intanto è una squadra e gia è molto, Del Neri è riuscito a rimettere a posto qualche tassello. Gia è un punto, gli manca qualcosa a livello di fantasia, visto che Del Piero ,che va centellinato, non gioca con continuità. Ma è una squadra che sopperisce a queste mancanze con lo spogliatoio compatto, una squadra che fa quadrato, che non fa grande differenza con i giocatori singoli, a pare Krasic, ma fanno gruppo con l'organizzazione di gioco, dimostrano che sono una squadra di alto l ivello.

La Lazio dove la colloca?

La Lazio è una mina vagante, è una squadra diretta da un grande allenatore, secondo me troppo spesso sottostimato. Reja ha creato un gruppo compatto, è una squadra che gioca bene a calcio, è l'unica delle favorite che non gioca le Coppe e questo può essere un punto a suo favore. Attenti che spesso c'è la squadra sorpresa.

Chi è la favorita per la Champions?

Io avrei detto Chelsea, nella prima parte almeno. Però si fa presto a cambiare idea, al momento dico Real Madrid , Barcellona e Chelsea. Sono le pretendenti al titolo secondo me, poi l'importante è arrivare a Marzo nella parte finale. Finiti i gironi le partite dirette, quelle dentro o fuori, sono molto diverse.

Campionato livellato verso il basso?

Si, non c'è una squadra che detta legge sotto il profilo del gioco, ora il vantaggio è assorbito da più squadre, è un campionato più combattuto e devo dire è piu bello. Ci sono partite importanti essendo una classifica molto corta. Credo sia tecnicamente inferiore ma più combattuto e più divertente nel gioco. Ci saranno sicuramente belle sorprese nel corso della stagione.

Un suo commento su Francesco Totti?

Lo chiamo Francesco anche se non lo conosco personalmente, è il top della squadra dove ho militato per quattro anni. E' ancora il miglior giocatore del campionato italiano, sempre determinante nonostante gli infotuni e l'età. Lo vorrei sempre avere in squadra, può risolvere da solo la partite, è uno di quei talenti che purtroppo non se ne vedono più in giro, è un giocatore immenso. La Roma ha avuto la fortuna di averlo, i tifosi di gustarlo. Io spero di vederlo stasera da subito in campo. Ha rinunicato a vincere tanto pur di rimanere a Roma, è stato un grande e gli va riconosciuto. L'ultima bandiera del calcio italiano.

Redazione Roma Caffè

lunedì 22 novembre 2010

Francesco Graziani ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di Roma Caffè, programma di Radio Power Station 100.50, è intervenuto Francesco Graziani, ex calciatore giallorosso ed ex allenatore, per commentare l'ultima giornata di campionato con uno sguardo particolare alla situazione della Roma.

Buongiorno Mister, una domanda sulla partita di domani, potrebbe giocare Adriano contro il Bayern?


Non credo che possa giocare Adriano, se non dimagrisce un altro po'! Gioca massimo un quarto d'ora. Il giocatore lo sappiamo tutti che sarebbe un grande campione, ma deve capire che senza impegno e senza sacrifici resterà un mezzo giocatore, ma la Roma non ha bisogno di un mezzo giocatore! Deve dimagrire, impegnarsi e tornare al massimo. Cosi non è utile alla Roma.
Inizio quasi ad arrendermi al pensiero che la Roma vinca questa scommessa con Adriano, giustamente Ranieri gli da spazio, il pubblico lo accoglie da trionfatore,favorito anche dal clima di festa che c'era sabato al suo ingresso in campo, ma secondo me Adriano non è ancora presentabile, deve dimagrire.

Lei che di gol e di attaccanti se ne intende, quale potrebbe essere l'ipotetico attacco contro il Bayern?

Non lo so, Ranieri ha un ampia scelta. Deve tener conto dei molti impegni ravvicinati che ci sono, metterà in campo chi ritiene migliore, farà un pò di turn over ma Vucinic credo giochi sicuro. Totti non lo so, forse lo alternerà con Menez.

In questi giorni si pensa anche a una possibile formazione che vede tutti e 4 gli attaccanti insieme : possibilità o solo fantasia?

Secondo me solo fantasia, una squadra ha degli equilibri tattici a cui non puo rinuniciare, poi dovresti obbligare qualcuno a fare dei sacrifici, come Totti e Vucinic in questo caso. Potrebbe capitare, ma metterli dall'inizio in una partita cosi importante come quella contro il Bayern Monaco sarebbe troppo rischioso credo.

Mexes secondo lei fa ancora parte del progetto Roma?

Mexes potrebbe continuare a far parte del progetto Roma, ma Ranieri ha fatto delle scelte precise, se sono in forma dietro giocano titolari Juan e Burdisso, Mexes purtroppo è diventato la seconda scelta.

Come commenta il momento difficile dell'Inter? E soprattutto il gesto di Eto'o?

E' l'ultimo baluardo a cui ci si aggrappava per un certo comportamento. Si è denotato in Eto'o un comportamente molto nervoso, colpa anche della tranquillità che non c'è più come c'era lo scorso anno nello spogliatoio. Ieri ci siamo accorti che anche lui è rimasto coinvolto in questo momento di nervosismo che colpisce l'Inter in generale.

Un allenatore cosa gli direbbe in seguito ad un gesto simile?

Gli dici ben poco, rimani dispiaciuto, un gesto brutto di un tuo giocatore non fa mai piacere e poi ti rendi conto che la prova televisiva te lo porterà via, il dispiacere è doppio perchè sai che non lo avrai a disposizione. E per l'Inter invece è un giocatore importante, soprattutto in questo momento.

Benitez a rischio?

Secondo me, da quello che si è visto nella prima parte della stagione, anche essendo bravo e avendo vinto molto nella sua carriera, credo che non sia l'allenatore ideale per l'Inter.
L'Inter ha bisogno di carattere, di polso, ci vuole un allenatore diverso. Sono passati da Mourinho ad uno che non riesce a caricarti per bene prima di scendere in campo, che non ti prende a frustate per dire! L'Inter dovrebbe cambiare per dare un scossa all'ambiente, continuando così credo che andranno incontro ad una stagione fallimentare.

E' stato accostato il nome di Spalletti alla panchina dell'Inter. Anche lui non eccelle in carattere, non sarebbe un ulteriore scelta sbagliata?

Però Spalletti è italiano, conosce l'ambiente, sa muoversi un pochino meglio. Capirebbe che c'è bisogno di una sferzata dal punto di vista caratteriale, si impegnerebbe nel far uscire il meglio dai giocatori che ha a disposizione. Sia fisicamente che mentalmente. Io vedo dei giocatori scarichi e invece serve qualcuno che riporti su il morale nello spogliatoio.

I bookmarkers inglesi iniziano a quotare l'arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina della Roma. Che ne pensa?

Ne ho parlato spesso con Carlo, lui diceva sempre, “Io prima di smettere di allenare, devo allenare la Roma!” Io ho l'impressione che prima o poi questo succederà. Carlo ce l'ha nella testa di allenare la Roma prima di smettere. Non posso fare l'indovino, ma Carlo ha voglia di sedersi sulla panchina dell'Olimpico per allenare la Roma. Intanto godiamoci Ranieri sperando in qualche traguardo importante. Credo che Claudio sia l'allenatore ideale per la Roma di adesso, al di la di qualche scelta discutibile, ha dimostrato di avere il carattere giusto per sedersi su quella panchina.

domenica 21 novembre 2010

Michele Baldi ai microfoni di RomaCaffè



“Quella discarica andava chiusa da anni, non è notizia di oggi. Scandaloso è sapere che chi aveva preso l'impegno prima della campagna elettorale non sta facendo nulla, anzi, intende vergognosamente prorogare la concessione fino al 2013.”

Con queste parole Michele Baldi, leader del Movimento per Roma, intervenuto lo scorso 18 novembre ai microfoni di RomaCaffè su Radio Power Station, ha commentato le voci di un rinnovo della concessione della discarica di Malagrotta per altri tre anni.

La situazione della discarica, da mesi al collasso, sta così alimentando le voci di tutta la vetrina politica comunale, sollevando un coro di critiche unanime contro l'immobilismo del sindaco Alemanno e della governatrice Polverini.

“Incapacità? Questo è il più grosso affare di tutto il mondo, gestito scandalosamente da un privato, che il Comune non è in grado di portare a casa. Dove ci sono i grandi affaristi ci sono i grandi interessi.” ha ribadito l'ex consigliere Baldi, “e mi stupisco del fatto che ancora oggi si discuta di come e di perché, benché vi siano dei dati oggettivi, come l'inquinamento delle falde acquifere.”

Parole al vetriolo quelle dell'ex consigliere comunale, il quale sottolinea come negli ultimi anni, “su questa vicenda sono quasi tutti responsabili, così come non si è sviluppata la raccolta differenziata non per qualche motivo strano, piuttosto appositamente proprio per favorire il privato, Manlio Cerroni, che sta continuando ad accumulare crediti nei confronti del Comune di Roma e ad arricchirsi. Entrai nel Consiglio Comunale negli anni '90 e trovai il CTR (Consorzio Trattamento Rifiuti) che gestiva i rifiuti a Roma, gestita dal 51% Ama, 49% da Cerroni, dove però l'AD lo faceva Cerroni stesso e la ricchezza andava tutta al privato”.

“Con una situazione come quella di Malagrotta, fossimo stati a Londra i cittadini si sarebbero ribellati in decina di migliaia con manifestazioni su manifestazioni. Questa coscienza civile purtroppo da noi non c'è”.

venerdì 19 novembre 2010

Roberto Muzzi ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di Roma caffè, programma di Radio Power Station 100.50, è intervenuto Roberto Muzzi, ex calciatore ed attuale allenatore di calcio.

Buongiorno Roberto,
in previsione di un possibile turn over per la partita di domani,
cosa ne pensi della situazione attaccanti nella Roma?


Credo che davanti la Roma abbia l'imbarazzo della scelta, sicurameme bisogna avere grande equilibrio altrimenti diventa dura. Per domani credo sia più un probabile un turn over che quattro punte in campo.

La Roma ha delle ottime scelte in ottica di turn over, non credi?

Tutta la rosa della Roma è forte, chiunque metti dentro è degno di essere nella Roma e farà bene, e già da domani sera devono dimostare quanto valgono. Anche Greco ha fatto bene, ha assistito bene Pizarro e Perrotta, è una risposta importante da parte del ragazzo.

Pizarro è un giocatore importante per la Roma, che ne pensi?

Io ho giocato insieme a Pizarro, è un giocatore fondamentale non perde mai palla, fa girare la squadra, è fondamentale per il gioco della Roma, è insostituibile secondo me. È molto importante nell'equilibrio della Roma, come De Rossi, Vucinic, Totti, sono campioni che fanno la differenza.

Vista la pochezza di giovani talenti, quale pensi possa essere la soluzione per risollevare la Nazionale Italiana?

Credo bisogna lavorare nel settore giovanile che è stato un pò abbandonato. Io lo vivo questo settore e vi posso dire che ci sono grandi giocatori, soprattutto grazie al lavoro che ha fatto Bruno Conti. La Roma ha davvero ha grandi talenti e vanno sfruttati.
Credo abbia il secondo settore giovanile piu importante d'Europa, ha tirato fuori sempre giocatori molto importanti, hanno lavorato sempre bene e continueranno a farlo.

Nonostante questo si vedono delle difficoltà nel far entrare nelle prime squadre questo giovani. Prima non era diverso?

Prima c'era più coraggio a buttare dentro un giovane bravo, adesso sono un pò piu timorosi. All'estero invece appena hanno un giovane lo fanno giocare e tirano fuori grandi talenti, qui invece non è cosi, in Nazionale non c'è un giovane che faccia la differenza, come era un Cassano o un De Rossi. Credo che dobbiamo pensare a questa cose, i settori giovanili sono il futuro del calcio italiano.

Cosa ne pensi degli stranieri nella nazionale italiana?

Ma credo che se è un fuoricalasse ben venga, se è nella norma scelgo il calciatore italiano a tutti gli effetti. Indossare la maglia della nazionale ti da i brividi, è un effetto bellissimo, non so se uno straniero possa provare la stessa sensazione, tutto qui.

Torniamo al campionato. La lazio prima in classifica. Qual è il suo futuro secondo te?

Se sono primi credo sia perchè se lo sono meritati, non credo però che possa lottare fino alla fine per le prime posizioni, non hanno ricambi.

Campionato di basso livello?

I primi quattro posti credo se li giocheranno Inter, Milan, Juve e Roma, credo sia un campionato di buon livello, con squadre forti, ma il calcio italiano è bello proprio perchè imprevedibilie.

Ritornando al discorso giovani : un pensiero su Balotelli?

È un fuoriclasse, tutti i fuoriclasse hanno la testa un po' cosi, vedi anche cassano. L'unico che non ha avuto questo “colpi da matto” è stato Totti, ragazzo eccezionale.
Prandelli fa bene ad insistere su Balotelli, è un giovane che ha talento, che da vitalità alla squadra e alle partite. Uno degli ultimi motivi per andare allo stadio sono proprio i fuoriclasse e lo spettacolo che possono offrire con il loro colpi. Come capita con Totti o come ultimamente è con Menez, io credo diventerà più forte di Zidane, è impressionante, è un fenomeno vero.


Redazione Roma Caffè

mercoledì 17 novembre 2010

RomaCaffè parteciperà alla Festa del gatto nero - Gattile Forlanini

Domenica 21 novembre dalle ore 16.00 i volontari dell’associazione AZALEA organizzano per la seconda volta a Roma la Festa del Gatto Nero. Tutti gli amanti degli animali potranno quindi conoscere la magia di questi felini e festeggiarli presso il gattile all'interno dei giardini dell'Ospedale Forlanini, entrata piazza C.Forlanini 1 - Roma.

domenica 14 novembre 2010

Le pagelle di RomaCaffè dell'incontro Juventus - Roma 1 - 1

Julio Sergio 6: piuttosto inoperoso per tutta la partita. Attendente

Cassetti 5,5: dalla sua parte ha possibilità di spinta, ma causa una condizione fisica precaria, non riesce a spingere come dovrebbe...e vorrebbe. Sostituito da Rosi per scelta tecnica.

Rosi 5: entra all'intervallo al posto di Cassetti, soprattutto per insistere di più da quella parte. Molto voglioso, gran gamba, ma troppo confusionario. Operazione non riuscita. Cavallone

Mexes 7,5: sontuoso! Sembra Gargamella circondato dai puffi. Un gigante per tutti i 90 minuti, non facendo passare nulla da nessuna parte. Decisamente ritrovato sui livelli di tre anni fa. Reale

Burdisso 6,5:
insieme a Philippe è autore di una prova più che sufficiente. Salva ancora un gol, come spesso gli succede. Continuo

Riise 5,5: in ritardo, soffre a più riprese le avanzate del dirimpettaio Simone Pepe. Anche quando ha campo davanti a se non sale come lo si ricordava lo scorso anno. Sofferente

Simplicio 6:
ancora una volta prova sufficiente del brasiliano, anche se un passo indietro rispetto alle ultime due prestazioni. Prodigo

Greco 6,5: se non fosse per il gol della Juve, che nasce da un tunnel nei suoi confronti di Alberto Aquilani, avremmo premiato la sua prestazione anche con un mezzo voto in più. Nonostante tutto rimane con continuità nel cuore del gioco giallorosso, guadagnando anche la punizione del rigore.

De Rossi 6,5:
tampona e riparte con grinta e temperamento. Daniele sta nuovamente uscendo fuori con prestazioni di livello. Tenace

Menez 6: Ranieri lo vede ispirato, affidando a lui molte volte le chiavi dell'attacco, soprattutto nei momenti di ripartenza. Impegna Storari all'inizio, ma non riesce ad impegnare con regolarità la retroguardia juventina. Artista

Vucinic 5,5: forse era il montenegrino i cambio da effettuare per l'ingresso di Marco Borriello. Svagato, raramente impensierisce gli avversari. Incompensibile

Totti 7: a 34 anni cambia ancora una volta il suo ruolo, improvvisandosi regista offensivo, nel lontano dalla porta. Ogni suo tocco è arte pura, dimostrando che una condizione fisica assoluta. Non meritava di essere sostituito. Sublime

Borriello 6:
prenderebbe a morsi i suoi avversari tanta è la rabbia che ha in corpo. Litiga con tutti, fa salire la squadra, si danna l'animo. Gladiatore

venerdì 12 novembre 2010

Giorgio Perinetti ai microfoni di RomaCaffè



Giorgio Perinetti Direttore sportivo del Siena è intervenuto questa mattina ai microfoni di Romacaffè su Radio Powerstation 100.50.

Che idea si è fatto delle dichiarazioni del presidente del Palermo Zamparini dopo la partita Milan Palermo?


Lui è un dirigente appassionato, spesso dice quello che pensa. Sembrava che il Palermo avesse subito dei torti, ma io ai complotti non ci credo, piuttosto una sorta di suggestione da parte dei direttori verso le grandi squadre. La sudditanza credo che ci sia sempre.

Il presidente del Siena Mezzaroma, che abbiamo ascoltato pochi giorni fa ai nostri microfoni, ci ha fatto un discorso molto bello sull’etica nello sport, lei quale futuro vede per il nostro calcio?

Il calcio attraversa un momento di difficoltà generale. Noi come DS siamo un po’ superficiali e i presidenti spesso si arrendono alla logica del business, facendo attenzione ai diritti televisivi. Abbiamo trascurato molto il pubblico, le innovazioni, gli stadi e tutto ciò che poteva essere d’aiuto al calcio, bisognerebbe ridare al calcio una dimensione sportiva, umana, altrimenti il risultato a tutti i costi e gli introiti diventano gli unici obiettivi. Noi rischiamo di vedere delle partite in tv senza pubblico e questo è un po’ assurdo.

Come percepisce l’ambiente giallorosso in questo momento?

Gli alti e bassi a Roma sono normali. La Roma ha un buon organico, ha cominciato maluccio, ma basta un po’ di convinzione, di rendimento e voglia per far arrivare i risultati.

Juventus- Roma e derby di Milano, che partite vedremo?

La Juventus ha più difficoltà in casa e non ha i valori assoluti degli ultimi anni, alla Roma ci sono più giocatori che possono essere decisivi. Resta comunque una sfida dal grande equilibrio.

Cosa pensa del momento di Totti?

Ha molti acciacchi e una certa età, ma è un giocatore che con poche giocate riesce a dare una qualità enorme, anche se credo che dobbiamo scordarci una certa continuità, proprio in relazione all’età.

Che idea si è fatto sulla situazione societaria giallorossa, visto l’imminente cambio di proprietà?

Alla famiglia Sensi la Roma sportiva deve molto, soprattutto a Franco Sensi. Io sono stato con lui alla Roma tre anni e al Palermo altri due; Sensi è stato un presidente di grande cuore, come Dino Viola. Entrambi avevano il pregio e il difetto di essere grandissimi tifosi. Purtroppo il momento non è buono per gli investimenti: tra investitori italiani e stranieri, non c’è da scegliere, l’importante è trovare qualcuno con passione e voglia di fare, che non ne faccia soltanto una questione di business, piuttosto che abbia a cuore la causa giallorossa.

In relazione alle critiche ai dirigenti della Roma?

Non conosco le varie dinamiche. Io credo che in questo momento possono portare avanti la quotidianità. Quello che hanno fatto è sotto gli occhi di tutti.

Un suo pensiero sul Bari ultimo in classifica?

Mi dispiace. Ha giocato un calcio importante negli ultimi anni, e l’augurio è che si riprenda presto.

Grazie per essere stato con noi, a presto.

mercoledì 10 novembre 2010

Le pagelle di RomaCaffè dell'incontro Roma - Fiorentina 3 - 2




Julio Sergio 6: Non può nulla sui gol, ma ritrova due palloni in fondo al sacco, seppur riposando per quasi l’intera partita. Spettatore

Cicinho 6.5: Decisamente uno degli acquisti migliori delle ultime settimane. Sta trovando continuità di gioco, grazie a Claudio Ranieri che lo sta indottrinando anche difensivamente. Ritrovato

Mexes 6.5: Siamo sinceri, vedere Mexes così sicuro e concentrato fa piacere a tutti i tifosi giallorossi. Ottimo lavoro del francese. In ascesa.

Burdisso 6,5: Salva il risultato sullo 0 a 0, si fa anticipare però da Giardino sul gol. Nel complesso pienamente sufficiente. Continuo

Riise 6.5: Inizia la partita ritornando a spingere come sa fare, da riferimento costante in attacco. Nella ripresa sale molto meno, pensando a difendere, con ottimi risultati. Esterno

Simplicio 7: Che allegria mette la sua esultanza sul suo primo gol stagionale. Finalmente è parte integrante della rosa, mostrando a tutti la sua qualità e duttilità. Solare

De Rossi 6.5: Danielino sta tornando. Recupera palloni su palloni, riacquisendo fiducia su fiducia.

Greco 6,5: Meriterebbe la piena sufficienza a prescindere perché passare da essere ignorato in serie B, ad essere titolare nella Roma vice campione d’Italia, vuol dire che hai stoffa, oltre che qualitativa, mentale. Ordinato

Menez 7.5: Jeremy non corre in mezzo al campo, danza. Sembra un ballerino di danza classica, con movenze talmente imprevedibili da far fare brutta figura a qualsiasi difensore. Il diamante grezzo sta uscendo fuori. Mattatore

Totti 6: Soffre troppo l’astinenza da gol. Ma a noi va bene anche così, protagonista con i suoi lanci e le sue giocate. A fine partita sfiora il gol con un tunnel e tiro da fuori area. Capitano

Borriello 7: Al momento è di gran lunga il miglior centravanti italiano. Timbra il cartellino con una continuità imbarazzante. Lotta su ogni palla e sembra giocare nella Roma da almeno dieci anni. Caterpillar

Perrotta 7: semplicemente Super Simo. Solo lui avrebbe potuto far un gol del genere e credere in quel pallone. Tignoso

Angelo Di Livio ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di RomaCaffè, programma di Radio Power Station 100.5, questa mattina è intervenuto Angelo Di Livio, ex calciatore di Juventus, Fiorentina e Nazionale, con il quale abbiamo parlato del momento che sta attraversando la Roma e di questa undicesima giornata di campionato.


La gara della Roma di questa sera è importante, bisogna dare continuità ai risultati?


Hai detto bene, bisogna dare continuità ai risultati positivi, sfruttando l'entusiasmo del derby è chiaro che non sarà una partita facile, da prendere con la giusta cautela e concentrazione. La Roma deve continuare questa striscia positiva.

Bisogna essere attenti a non cadere nel tranello della Fiorentina “ferita”, sei daccordo?

Assolutamente si, sono partite che, anche per chi non se la passa benissimo, possono essere particolari. Giocare a Roma ti da comunque una carica in più, partendo dal clima che si respira allo stadio.

Vucinic, Borriello e Totti insieme, li vedi bene?

Sicuramente si, dovranno essere bravi, a turno, una volta per uno a cercare di dare una mano un pò al centro campo. Questo è stato il modulo che alla fine tutti speravamo, sono due / tre partite che Ranieri lo sfrutta e si vedono anche i risultati. L' importante è che uno dei tre ogni tanto dia una mano a centrocampo. Però mi piace tantissimo questo modulo.

A propostito di modulo, come lo vedi Perrotta come esterno?

Molto bene, ha fatto una grande partita di qualità e quantità, quando giochi a rombo a centrocampo i centrocampisti corrono molto anche senza palla. Lì può ricoprire benissimo quel ruolo perchè lui ha forza, ha gamba. In quel ruolo devi essere sempre luicido, diligente, vicino al compagno. Anche Greco mi è piaciuto moltissimo, ha dimostrato l'intelligenza di un giocatore, sempre al servizio della squadra, un approccio alla partita molto molto importante. Se è vero che quello che dicono, che non è riuscito a trovare una squadra, è davvero incredibile, ma io sono contento perchè la Roma e Ranieri hanno un giocatore importante, di grande personalità. Io ci punterei ad occhi chiusi, perchè poi è anche un romano e un romanista.

Cicinho come lo vedi?

Bene, va a sostituire Cassetti che secondo me è stato il migliore del derby. Cicinho deve riacquistare un pò di credibilità all'interno della piazza e anche della società. Sono partite importanti, le deve sfruttare e mettere in pratica le sue capacità.

Tornando sulla partita, quale può essere il pericolo maggiore dalla Fiorentina?

Per la Roma il pericolo numero uno è la partita dopo il derby. La squadra non deve snobbare questa gara, sarebbe davvero un peccato. Unòpo tutti dopo il derby abbiamo parlato poco della Fiorentina, però secondo me Ranieri ha avvisaao già la squadra di stare attenti.

Ci sembra di vedere un Ranieri molto carico, ha ripreso il timone della situazione?

Sono daccordo, il timone non l'ha mai perso. C'era un problema, credo di testa, neanche di condizione. La roma non gli è mai scappata. Mi è piaciuta l' esultamza di De Rossi con Adriano, e questo è un segnale importante. De rossi è stato fantastico, ha tirato fuori la tensione del derby con quell' esultanza da vero tifoso, davvero unico.
Spesso quando giochi il derby, per chi è romano e romanista, è una partita particolare. Delle volte la tensione ti blocca, invece domenica Daniele è stato l' uomo in più nella squadra, sempre al posto giusto, ha corso moltissimo con grande personalità.

In questa settimana la Roma affronta due colori del tuo passato...

Sono due squadre a cui sono molto legato, la Fiorentina e la Juvetus, anche se sono romanista, sono partite che un pò mi mettono in difficoltà. Sono state emozioni forti che mi rimarranno sempre dentro. E da vero romano non posso rinnegare queste cose.

Hai avuto modo di giocare con Roberto Baggio, un pensiero sul giocatore e sull'uomo?

Uomo e calciatore semplicemente fantastico, una persona che fa bene al calcio di oggi. Un grande uomo e un grande professionista. Sono contento per questo premio.

martedì 9 novembre 2010

Giuseppe Pancaro ai microfoni di RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico di Radio Power Station 100.5, è intervenuto Giuseppe Pancaro, ex calciatore della Lazio e della Nazionale.

Buongiorno Giuseppe, benvenuto.
Un commento sul derby e sulla prossima sfida della Roma contro la Fiorentina.


Sicuramente è un campionato molto equilibrato, non c'è piu una super favorita come l'Inter, ma ci sono piu pretendenti, come la Lazio e la Roma. Oltre a Juve, Milan, le solite diciamo.
Della Roma si dice, della Lazio si è un po frenati nel farlo, invece secondo me può competere.
È un campionato dopo i mondiali, non c è piu l'Inter forte come gli scorsi anni, ci sono più speranze per le altre.

Sotto che punto di vista vede la Roma favorita quest'anno?

La roma lo scorso anno aveva 4 punti in meno, ha lottato fino alla fine contro un Inter molto più forte di quest'anno, perdendo poi per solo un punto. Se ha lottato lo scorso anno può farlo anche quest'anno e giocarsela fino alla fine.

Tornando sul Derby, secondo te la Lazio è stata penalizzata dagli errori arbitrali?

Penso che a prescindere dagli episodi, che ci sono e fanno parte del calcio, credo che la Lazio potesse fare qualcosa in più, senza trovare alibi ma cercando errori nella prestazione che non è stata ottima come nelle ultime partite.

Il migliore in campo della Roma e della Lazio?

Della Lazio Hernanes, della Roma Vucinic.

Tu che l'hai vissuto, che cosa si prova scendendo in campo al derby?

Diciamo che quel momento li è il culmine di un crescere di tensioni che inizia qualche settimana prima, tutti sanno l'importanza che ricopre a Roma questa partita. Si arriva molto tesi, molto carichi. Al momento del fischio la concentrazione è talmente alta che svanisce e subentra la prestazione agonistica.

A cosa sono dovuti i tanti infortuni dei giocatori, problema di molte squadre?

Le cause possono essere molte, aggiungerei il caso, la sfortuna. Ci sono annate nella quali ti va tutto bene ed altre in cui ti gira male e ci sono più infortuni. Anche questo è un aspetto importante per potersi giocare lo scudetto fino alla fine. Per poter competere devi trovare l'annata in cui ti va bene tutto, e quindi con pochi infortunati, sopratuttto se non sei attrezzato per poter fare ottime sostituzioni.

Tornando sulla Lazio, come giudichi l'operato di Lotito?

E' positivo, sia per la gestione societaria sia per i risultati in campo. La tifoseria vorrebbe sempre vedere la propria squadra vincere, per questo forse Lotito è stato spesso contestato. Ma nel giudicare il suo operato, ti dico che sta facendo molto bene, ha costruito una squadra con idee, progetti, aggiungendo tasselli nel posto giusto e la Lazio oggi è una realtà di questo campionato.

Roma - Fiorentina, che gara ti aspetti? E se possiamo chiederti un commento su Francesco Totti.

Su Francesco Totti c è poco da dire, è uno dei giocatore più forti degli ultimi anni, un talento puro.
Per quanto riguarda la gara di domani, la Fiorentina ha superato il momento delicato, è in netta ripresa, ha recuperato giocatori importanti.
La Roma è galvanizzata dalla vittoria del derby, dal poter scalare la classifica, sarà sicuramente una bella partita con la Roma favorita.

Mihajlovic ci terrà a fare bella figura contro la Roma.

Sinisa ci tiene a fare bella figura sempre, sono contento per lui, dopo un avvio difficile la squadra è in netta ripresa. Ha avuto molti infortuni e ha perso un pò il valore della squadra, adesso sta recuperando, si vede il carattere della squadra che è poi la prerogativa che Sinisa chiede maggiormanerte alle sue squadre.

In conclusione, tu che sei uno sportivo, nell'anno degli stadi vuoti, che pensiero ti sei fatto sulla tessera del tifoso?

Purtroppo è triste, però penso che se per riportare un po' di sicurezza, per riportare le famiglie allo stadio, per isolare quei pochi ma pesanti “tifosi non ti fifosi” che vanno allo stadio a fare casino, credo che ben venga la tessera. L'importante è che la genta capisca che è fatta senza secondi fini ma solo per riportare il calcio sulla retta via.

Il ricordo più bello della tua carriera?

Lo scudetto vinto con la Lazio.

Grazie per il contributo offerto, arrivederci.

Grazie a voi.

domenica 7 novembre 2010

Le pagelle di RomaCaffè dell'incontro Lazio - Roma 0 - 2



Borriello e Vucinic chiudono la pratica Lazio. Terzo derby di fila vinto, con una prestazione attenta, chiudendo ogni spazio alla squadra biancoceleste. Migliore in campo Mirko Vucinic, da elogiare, aldilà dei meriti i tutta la squadra, anche Fabio Simplicio, Julio Sergio e Marco Cassetti.

Julio Sergio 7: numero 1, di nome e di fatto! Una parata provvidenziale su Hernanes e un'uscita stile “superman” per far capire a tutti chi è il vero titolare del ruolo. Estremo difensore

Cassetti 7: per tutti i 90 minuti Reja continuava ad insistere sul laterale ex Lecce, come se fosse il punto debole della retroguardia giallorossa. Peccato che Zarate, prima, Foggia, dopo, non lo saltano una sola volta in tutta la partita. Galvanizzato

Mexes 7: Pippo sta tornando concentrato, sicuro dei suoi mezzi. Qualcosa nella sua testa sembra finalmente cambiato. Insieme a Burdisso chiude a più riprese ogni spazio, lasciando Sergio Floccari fuori dalla partita per l'intero pomeriggio. Bentornato

Burdisso 6,5:
tagli al sopracciglio, pestoni alla caviglia, non bastano per impedire al “bandito” di giocare una partita. Insieme a Mexes e Juan rappresenta uno dei migliori terzetti difensivi d'Europa. Lui ne è il leader, Ranieri lo ama. Cagnaccio

Riise 6,5: il buon John dove lo metti sta. Rispetto a qualche mese fa appare un po' meno brillante, forse anche per via del nuovo modulo con i terzini un po' più bloccati, però lui il suo lo fa sempre. La Lazio prova a sfondare dall'altra parte, lui si riposa. Diligente

Simplicio 6,5:
il buon “Arnold” è, volente o nolente, protagonista assoluto. Sul su tiro il fallo da rigore che sblocca la partita, più una traversa colpita nel secondo tempo, per chiudere senza dubbio la miglior prestazione stagionale. Ben contenti che anche lui è nella mischia.

De Rossi 6,5: con la fascia da capitano, muovendosi come leader, ma soprattutto placando gli animi dei suoi compagni ed avversari, mostrando di voler vivere la stracittadina in maniera più pacata. Non fa una partita da ricordare, ma il voto è per l'esultanza quasi dentro la Sud al termine dei 90 minuti. De core

Perrotta 6: vicino al gol con un gran tiro da fuori. Ci basta, per noi è sufficiente

Greco 7: chissà cosa sarebbe ora se non avesse dovuto convivere con perenni problemi fisici dopo le stagioni da capitano nella Roma primavera. Centrocampista assoluto, che dimostra un temperamento fuori dal comune. Come contro il Basilea, dopo pochissimi minuti trova il gol, che il guardalinee annulla per dubbio fuorigioco. Tesoro

Vucinic 7,5: campione? Fuoriclasse? No, Mirko Vucinic! Palla al piede fa ciò che vuole, dove vuole. Ancora un gol al derby...amaro Montenegro, sapore vero.

Borriello 7: che giocatore! Vederlo ogni volta ringhiare contro tutto e tutti è uno spettacolo per gli occhi. Il rigore non è impeccabile, però è il suo momento, quindi una forza oscura spinge quel pallone in rete. Bello e ravo. God Bless Borriello

Menez 6,5: peccato! Era la sua partita e lui, già dal primo minuto, si stava destreggiando deliziando la platea. Stringe i denti finchè può, ma deve arrendersi già da prima dell'intervallo, per non rischiare un ulteriore stop muscolare. Sfigato

Baptista 6,5:
entra e prende il secondo rigore. Alleluja

Totti 10:
per non dimenticare...

giovedì 4 novembre 2010

Angelo Di Livio ai microfoni di RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico di Radio Power Station 100.5, è intervenuto Angelo Di Livio, ex calciatore della Roma ed attuale allenatore di calcio.

Buongiorno Di Livio,bentornato.
Partiamo subito dalla gara di ieri sera, che idea si è fatto?


È chiaro che tutti speravamo in una vittoria, cosi è stato. Un po' sofferta, ma la cosa più importante erano i tre punti e quelli li abbiamo raggiunti. Andando nello specifico, la Roma ha giocato un buon primo tempo, dove credo avrebbe potuto fare qualche gol in più, nel secondo tempo ha sofferto ma anche questo è un segnale importante, la prova di forza di una squadra è un buon segnale. Non mi è piaciuta la terna arbitrale, ho visto dei falli non segnalati, però tutto sommato sono contento della vittoria, che è sempre una grande medicina.

Possiamo dire di essere più vicini alla qualificazione agli ottavi dopo questa vittoria?

È chiaro, questo è un girone abbordabile, la Roma lo deve passare per forza, è molto piu forte del Basilea e del Cluj. Quando fai prestazioni sottotono la paghi, ma con la vittoria di ieri possiamo dire di esserci avvicinati parecchio alla qualificazione, certo dobbiamo chiudere bene con il Bayern Monaco, ma credo che possiamo passare tranquillamente.

Ieri abbiamo visto una grande prestazione di Menez. Cosa manca a questo giocatore per fare il salto di qualità?

Sicuramente un pò di continuità che gli permetta di credere di più nelle sue qualità. Ieri ha fatto una partita fantastitca, deve solo convircersi di avere delle ottime qualità, è importante che i compagni lo cerchino di più, lui durante delle partite ha dei momenti di amnesia, sembra quasi che si nasconda, che non si faccia vedere, è importante quindi la fiducia anche da parte del resto della squadra.

In che ruolo lo vede meglio? Piu centrale o esterno?

Lui può ricoprire tutti i due i ruoli. Da trequartista è piu nel vivo del gioco, è piu in movimento e crea movimento alla squadra, si fa trovare sempre sulle linee e punta bene gli avversari, lo vedo molto bene li.

Il trio davanti le è piaciuto?

Nel primo tempo molto, mi sono piaciuti tutti, con un po' piu di convinzione potevamo chiudere subito la partita. Nel secondo tempo dovevamo essere più presenti nelle ripartenze, abbiamo lasciato troppo campo, ci siamo abbassati troppo ed abbiamo sofferto. Inoltre si è sentita anche un po' di stanchezza e di bravura degli avversari.

A mio parere, la Roma continua ad avere solo 60 minuti nelle gambe. Lei che ne pensa?

Ieri purtroppo sono mancate un pò le alternative, dobbiamo riconoscere che gli infortunati sono molti, Ranieri ieri in panchina aveva moltissimi assenti, da Brighi a Mexes. Dobbiamo fare i complimenti a Greco che ha avuto un bellissimo impatto con la partita. Faccio i complimenti a Ranieri che gli ha dato fiducia, è un grande segnale. La qualità migliore di questo ragazzo è una grande personalità in un ruolo importantissimo, detta i ritmi, è davvero molto bravo, sono contento per lui.

Potrebbe essere lui una potenziale sorpresa nel derby?

Adesso c'è, potrebbe succedere, non so quale sarà la formazione, ma è giusto che sia preso in considerazione.

Angelo, come giudica la partita di Francesco Totti e Daniele De Rossi?

Hanno fatto un partita di grande sacrificio, Francesco ha corso tantissismo, è rientrato poco nel gioco ma ha corso molto, favorendo e facendo giocare la squadra. Non una grande partita sotto l' aspetto tecnico, ma entrambi sotto l'aspetto del sacrificio una grande partita da parte di entrambi.

Come si batte questa Lazio?

È una partita difficile per entrambi, la Lazio oggi è difficile da affrontare, la Roma non gli deve concedere campo, dovrà attaccare e scappare dietro, lasciare pochi spazi e non aspettarli. La roma deve fare la sua solita partita, la Lazio nelle ultime partite ha giocato sempre uguale, aspettando l' avversario e ripartendo. La roma deve fare il suo gioco a viso aperto, senza paura.

Prima di lasciarla, non possiamo non fare una battuta su Inzaghi. Che giocatore è?

Che giocatore è lo hai visto anche ieri sera.
È un esempio per i giovani, è impressionante, nel suo modo di giocare è un po' sporco, ma come capita una palla in mezzo l'area, come la difesa sbaglia, sembra che lui esca da sotto il terreno e fa gol!

Angelo, la ringraziamo per il suo contributo. A presto.

Grazie a voi, se le cose vanno bene, facendo tutti gli scongiuri, ci sentiamo la settimana prossima!

mercoledì 3 novembre 2010

Giacomo Losi ai microfoni di RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico ri RadioPowerStation 100.50, è intervenuto Giacomo Losi, ex calciatore della Roma.

Buongiorno Losi, benvenuto. Una domanda subito a caldo, che partita di aspetta dalla Roma questa sera contro il Basilea?


Magari andasse come dico io, per me la Roma dovrebbe sempre vincere, spero faccia una grande partita questa sera.
Anche se non siamo messi molto bene a causa degli infortuni che potrebbero danneggiargi, come è successo fin'ora in questo campionato. Io comunque punto sempre sull'orgoglio di questa maglia, solo cosi si possono raggiungere risultati importanti.

Secondo lei, Ranieri ha sotto controllo la difficile situazione che stanno vivendo?

Io mi auguro di si, ultimamente sempra si sia rotto qualcosa, da fuori traspare questo, ma non vivendo lo spogliatoio non si può capire bene il perchè. Quelle che si sentono sono tutte chiacchere, parole al vento. Mettono in giro voci che non sono molto producenti per la squadra, e questo è quello che danneggia molto la situazione e l'ambiente.
C'è da dire poi che molti godono nell'infangare Roma e la Roma. E' un peccato perchè Roma è una città meravigliosa, e anche il suo tifo, forse proprio per questo suscita invidia.
Io ho scoperto questa città da giovane, dopo due/tre mesi era già casa mia, e in campo vi posso dire che era come se fossi a casa, felice di tutto quello che sentivo intorno a me.

Tornando alla partita di questa sera, Ranieri si affiderà ancora una volta a Francesco Totti, che idea si è fatto della sua squalifica e del periodo negativo che sta passando?

Dico solo una cosa, ormai Totti è sotto il mirino di tutti, come fa una cosa la esaseperano in maniere esagerata. Ha sbagliato, ma pensiamo anche a cosa gli fanno in campo. Un giocatore cosi importante come lui subisce tanto, dalle botte agli insulti, è chiaro che non dovrebbe reagire perchè è sotto gli occhi di tutti, è il capitano e rappresenta molto, ma hanno esagerato con lui.

Parlando del derby, come lo dovrebbe affronatare la Roma?

Direi con gli attributi, ma in particolar modo questa è una partita che va affrontata con la testa. E' molto importante entrare in campo con le idee chiare e far capire subito all'avversario chi comanda in campo, mostrare le proprie qualità con decisione e senza paura.

La Lazio vive un momento d'oro. Cosa ne pensa vedendola così in alto in classifica?

Anche l'anno scorso c'era, poi abbiamo visto come è andata a finire!
Siamo all'inizio del campionato, la Lazio sta giocando bene obbiettivamente, fa un bel calcio, però insomma il campionato è molto lungo ancora. Può succedere veramente di tutto.
Da tifoso romanista mi auguro ovviamente che vinca la Roma.

La ringraziamo per l'attenzione, a presto.

Arrivederci.

martedì 2 novembre 2010

Carlo Mazzone ai microfoni di RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico di Radio Power Station 100.5,
è intervenuto Carlo Mazzone, ex allenatore della Roma e grande intenditore di calcio.

Buongiorno Mister, benvenuto.


Buongiorno a voi.

Un commento sulla situazione attuale che si sta vivendo a Roma, non trova esagerate le accuse fatte alla società, ai giocatori, al tecnico?

Roma è cosi, nel bene nel male, eccede sempre, noi romani siamo fatti cosi. Obbiettivamente questa Roma ultimamente ha un po' deluso le aspettive che c'erano in partenza, c'è amarezza, disppiacere. Adesso poi c'è questo derby, basterebbe vincerlo per far si che la Roma, i romani e i roministi dimenticherebbero tutto quello che è successo. Le aspettative per quest'anno erano alte, si pensa che questo sia un gioco scientifico, ma non loè, nel calcio bisogna essere bravi e fortunati, e la Roma purtroppo si è imbattuta in tantissimi infortuni ed episodi negativi. La Roma possiamo dire non è stata ne brava ne fortunata, quindi le critiche, anche se durissime, vanno accettate perchè dietro queste ultime si nasconde l'affetto, l'amore per questa squadra e questa società.

Tutti questi infortuni, è possibile che non si riescano a prevenire?

Questo non succede solo nella Roma. Credo che venga trascurata la fase di avvio della preparazione. Noi, prima di giocare una partita, passavano minimo 15 giorni. Adesso, pronti e via! Si va a cento all'ora. Ci sono volte in cui il ciclo di lavoro, la potenza aerobica, la forza, vengono in parte trascurati e l'atleta non ha l'assist di partenza per affrontare al massimo la stagione.
Bisognerebbe curare di più la preparazione e trascurare il gioco, cioè allungare i tempi per giocare. La parte atletica è fondamentale e va data a questi giocatori, ed ultimamente credo che questo non si verifichi. Non è che si allenano poco, è che giocano sempre. E non hanno la base di partenza.

Che idea si è fatto su Ranieri? Come pensa potrà uscire da questo momento delicato?

Calma con i giudizi affrettati, si dicono tante cose, ma parliamo di Roma.
Il modulo viene dato dalle caratteristiche dei giocatori, dalle qualità più importanti della squadra, penso di aver detto tutto.
Voi pensate che l'allenatore abbia il suo modulo, che dove va se lo porta dietro, ma un'allenatore che si rispetta deve conoscere tutti i moduli, ed adattarli al meglio con le caratteristiche dei proprio giocatori.

La piace Borriello? Con Totti va d'accordo secondo lei?

Si Borriello mi piace, e credo che vada d'accordo con Totti, chi dice il contrario forse intende fuori dal campo. (ride, è una battuta.)
Sono giocatori di qualità tecnica, parlano lo stesso linguaggio, mi sembra che non ci siano tutti questi problemi. Purtroppo noi facciamo problemi, voi per parlare, i giornalisti per scrivere, delle volte diamo al calcio un'immagine che non c'è.

Mister, una domanda sul capitano. La sua espulsione mi è sembrata ingiusta, non crede?

Si è stata ingiusta, poi lo sapete io gli voglio bene come un figlio, penso che l'affetto che ha da parte di tutti sia giusto e meritato, però adesso si deve dare un calmata, deve fare il bravo, perchè ultimamente sta troppo in mezzo, io capisco che lui è talmente legato alla sua Roma che diventa difficile mantenere la calma, ma devve darsi una regolata cercando di non cadere nelle tentazioni che troppo spesso gli vengono indotte. Lui viene provacato perchè hanno capito che parte subito, ma lui essendo un punto di riferimento in campo, per la Roma e per la città di Roma, deve dare il buon esempio, è un giocatore importante, di prestigio, rappresenta molto.

E' il giocatore più forte in attività in Italia, Mister?

Si, penso proprio di si.

A proposito di teste calde, lei che cosa avrebbe detto ad Antonio Cassano?

Io ad Antonio Cassano e Mario Balotelli non li avrei fatti arrivare a certi livelli, li abbiamo gassati come l'acqua minerale, a forza di muovere sempre la bottiglia, quando togli il tappo poi esplode.
Questi ragazzi devono capire che anche se sono bravi, il mondo non sta ai loro piedi.
Sono teste calde che giocano bene a pallone e ne approfittano, non è un diritto acquisito perchè sei un bravo giocatore di calcio, non ti sono dovuti certi comportamenti, certi atteggiamenti.
Non si insegna più l'educazione, loro pensano che sono bravi e in diritto di poter fare qualsiasi cosa, ma non è assolutamente cosi.
Io alla fine gli voglio anche bene a questi ragazzi che comunque vengono da situazioni non facili, ma adesso stanno esagerando, serve un bagno di umiltà e che inizino a volare basso e non far pesare la loro bravura tecnica a nessuno, ne ai compagni, ne alla società ne tanto meno ai tifosi.

Prima di salutarla Mister, chi lo vince il derby?

Normalmente lo vince la squadra non favorita. E ci siamo capiti.

Grazie mille Mister, arrivederci.

Arrivederci, a presto.

domenica 31 ottobre 2010

I voti di RomaCaffè dell’incontro Roma – Lecce 2 - 0

Finalmente una vittoria. Dopo un primo tempo grigio, nella ripresa la squadra giallorossa ritrova il giusto piglio, realizzando due reti, ma ancor di più colpendo tre traverse nei 90 minuti. Vucinic e Burdisso sugli scudi, Fabio Simplicio regala geometrie a metà campo, Julio Sergio e De Rossi rientri positivi.
Nota negativa: l’arbitraggio di basso livello di Gervasoni che, sull’azione del secondo gol di Vucinic, si erge a protagonista, espellendo Francesco Totti, senza ragione alcuna.



Julio Sergio 6,5: è il titolare del ruolo e si vede. Chiamato in causa un paio di volte risponde presente con autorevolezza, dando la giusta fiducia anche al reparto difensivo. Bentornato Julio

Cassetti 5,5: Appare in difficoltà contro il veloce Di Michele, probabilmente a causa del problema alla caviglia che porta dietro. All’intervallo viene giustamente sostituito per essere preservato in vista della settimana di fuoco.

Cicinho 6: con le settimane è riuscito a ritagliarsi un piccolo ruolo nella rosa, collezionando già un buon numero di presenze. La scelta di Ranieri di bloccare i terzini non lo aiuta, però nel complesso non demerita.

Juan 5,5: un po’ più svagato del solito, regala ai salentini una palla che il prode Burdisso salva sulla linea. Soffre più del dovuto nei 980 minuti, ma insomma, è umano anche lui.

Burdisso 7,5: potrebbe essere il protagonista di Rambo, oppure di uno di quei film di guerra. Corre, si sbraccia, lotta su ogni pallone, alimentando quella grinta sportiva di cui i giallorossi hanno tanto bisogno. Un gol importantissimo, un salvataggio sulla linea ancora di più importante: essenziale.

Riise 6,5: anche lui spinge meno del solito, probabilmente su espressa richiesta del mister. Nonostante tutto riesce ad essere utile anche così, componendo con Mirko Vucinic un binario da cui nasce almeno l’80% delle azioni offensive. Pennella il cross per la testa di Burdisso.

Brighi 5,5: continua a non essere ne carne ne pesce, considerando che dietro di lui in panchina vive settimanalmente un giovinotto brasiliano acquistato la scorsa estate. La Roma avrebbe bisogno del fratello, quello bravo, che giocava qualche anno fa con la Roma di Spalletti.

Simplicio 6,5: non fa nulla di eccezionale, però mostra dalle prime palle giocate, che comunque a pallone ci sa giocare. Sarà una casualità però la Roma gioca il miglior calcio dal momento del suo ingresso, cominciando a dare geometrie ad un centrocampo più muscolare che tecnico. E ora come si fa a toglierlo?

Perrotta 5,5: Ranieri sa che non è un esterno, i tifosi sanno che non è un esterno, Perrotta sa di non essere un esterno, eppure è sempre là. Uno dei giocatori più duttili e disponibili, però se non è un laterale di centrocampo, sarebbe cosa buona e giusta non proporlo più.

De Rossi 6: rientro fondamentale. Con un centrocampo che perde continuamente i pezzi, almeno lui ritorna a giocare, dando buoni segnali di recupero. Tenta più volte il lancio per la velocità di Vucinic, mettendo in pericolo più volte le difesa salentina. Con Simplicio è probabilmente più coppia, lasciando al brasiliano il compito della regia.

Vucinic 7: o lo ami o lo odi. Non c’è via di mezzo per il montenegrino. Spacca la difesa ogni volta che prende palla, arriva davanti la porta avversaria almeno 5 volte, saltando l’uomo più e più volte. Di contro ha che su almeno 4 palle gol ne mette dentro una sola, sbagliando, nel recupero della partita, la più facile in assoluto. A noi va bene anche così.

Totti 5,5: a Totti manca solo il gol. Conoscendolo un po’ siamo certi che lui soffre l’assenza di reti, ma a 34 anni mostra anche ai suoi detrattori di avere disponibilità da vendere. L’espulsione, assolutamente inventata, lo priverà della possibilità di giocare il derby.

Borriello 6,5: solo la traversa gli nega il gol. Una continuità di rendimento che neanche il più ottimista dei tifosi pensava potesse mostrare. Punto di riferimento imprescindibile, ancor di più la prossima settimana, con l’assenza di Totti.

lunedì 25 ottobre 2010

Roberto Muzzi ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico di RadioPowerStatio 100.5, è intervenuto Roberto Muzzi, ex calciatore e attuale allenatore delle giovanili della Roma.

Buongiorno Roberto, un commento sul momento no della Roma?


Parecchi problemi fisici, giocatori importanti che non stanno in condizione, ci sono parecchi giocatori che hanno fatto i mondiali, però comunque devono stare sereni che sicuramente la squadra c'è, i giocatori anche, ci vuole un po' di pazienza.

Tu che sei un giovane preparatore atletico, come giudichi l'operato di Ranieri? E' un modello da seguire?

Noi siamo li e vediamo quando si allenano, è molto bravo ,fanno cose interessanti, sicuramente è uno che da molta carica, che lavora bene è bello vedere il suo lavoro.

Secondo te è giusto che un'allenatore che allena una squadra come la Roma cambi modulo cosi spesso nel corso dei novanta minuti?

Questo dipende anche dalla squadra che incontri, io ho avuto parecchi allenatori che giocavano in funzione della squadra che incontravi, schierando un modulo diverso.

Qual'è stato l'allenatore che ti ha allenato meglio, al quale sei più attaccato?

Spalletti per me è stato un grande maestrro, mi ha dato tanto, mi sono trovato molto bene.

Tra i giocatori attuali, in chi ti rivedi tecnicamente?

Vedo tutti bravi tecnicamente, io no non ero bravo come loro, anche se segnavo!

Te la senti di rimmetterti maglietta e pantaloncini e ad andare a segnare un po' con la Roma? In questo momento ne avrebbe bisogno!
Ma la Roma ha bravissimi attaccanti, c'è Vucinic, c'è Borriello, serve solo un pò di tranquillità e sono sicuro che alla fine ne uscirà bene come lo scorso anno.

Tra poco a Roma ci sarà la stracittadina, partita che i tifosi, come ben sai, sentono molto. Ora i ruoli si sono un pò invertiti, il tifoso giallorosso non può stare proprio tranquillissimo.

Credo che i giocatori daranno risposte importanti, loro sono professionisti, si allenano sempre bene e con intensità.

Qual'è secondo te il modulo che meglio identifica la Roma?

Per me quello di prima , il 4 – 2 - 3 - 1, anche lo scorso anno è stato utilizzato ed hanno avuto risposte importanti.. Massimo rispetto x il mister e per le sue scelte, a me personalmente piace quel modulo.

Totti - Borriello possono coesistere?

Credo che con Totti tutti gli attaccanti possono giocare, è uno che usa la giocata.
L'unica sfortuna che ho avuto è stata quella di non giocare con Totti!
Comunque non è un problema di moduli, ci sono solo troppi infortuni che non fanno superare il momento alla squadra, troppe assenze, troppi giocatori con piccoli problemi che ti fanno stare fermo e perdere quella condizione ideale che avevi raggiunto, che poi sommati diventano fastidiosi.

Roberto, ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato.

Grazie a voi, a presto.

Bruno Pizzul ai microfoni di RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, trasmissione radiofonica di RadioPowerStation 100.5, è intervenuto Bruno Pizzul, uno dei più grandi giornalisti sportivi nel panorama italiano.

Buongiorno e benvenuto Signor Pizzul,
con lei volevamo analizzare questa ottava giornata del campionato. Che idea si è fatto della Roma?


E' un momento del tutto particolare nel quale si creano situazioni non al top, dal numero di infortuni alla situazione societaria, un certo nervosismo che caratterizza l'ambiente, in particolare Ranieri e il tutto porta a una mancanza di risultati che crea sfiducia nell'ambiente. La Roma anche lo scorso anno non era partita benissimo, ma quest'anno stenta a riprendere il cammino giusto e non aiuta il fatto che la Lazio vada cosi bene, in un' ambiente come Roma dove la tifoseria conta molto.

Secondo lei, a chi o cosa può attribuirsi la colpa di questa situazione?
Non è facile da dire, si parla molto anche di preparazione forse sbagliata, e sottolineo sbagliata, perchè fare delle valutazioni da fuori poi si rischia di dire sciocchezze, ma sicuramente il numero di infortuni, gli elementi importanti di questa squadra che non sono al top, generano questo nervosismo generale. Servirebbero tre o quattro buoni consecutivi, ma non è un momento facile.

Parlando di Totti, quarta sostituzione in undici partite, sicuramente non è piu il giocatore indispensabile di una volta, che ne pensa?

La sensazione è che il modulo tattico che ha dato maggiori soddisfazioni alla Roma è quello con Totti centravanti, il fatto di avere Borriello che sta facendo molto bene, determina per Ranieri la possibilità di usare quel modulo tattico che ha dato successo in passato, ma sono supposizioni che si fanno, per cercare di dare un signigficato a questo periodo no dei giallorossi. Anche per Francesco sicuramente non è periodo di forma smagliante.

I piu maliziosi dicono che l'acquisto di Borriello abbia scombussolato l'ambiente, che non fosse un giocatore chiesto e voluto dall'allenatore.

È chiaro, è uno dei tanti riflessi dell'osservazione fatta precedentemente, Borriello ha fatto bene fin ora. È chiaro che quando sono coinvolti in queste sostutuzioni giocatori importanti, come Totti, Vucinic, non possono non determinarsi polemiche e malumore tra i tifosi, soprattutto se non arrivano risultati positivi.

A proposito di Totti ha parlato anche Zeman, dichiarando che condivide la scelta di Francesco, ma lo considera comunque un giocatore importante che farebbe bene alla nazionale. Che ne pensi?

Ci stanno le parole di Zeman, come ci sta il fatto che è stato lo stesso Francesco che ha dichiarato di condividere di chiudere con la nazionale in un segno di coerenza. Resta il fatto che nell' arco dell'ultimo periodo, Totti è da considerare il miglior giocatore italiano, ogni volta che esce dal campo di gioco , a parte le sue reazioni personali, c'è un moto di sorpresa di tutti gli appassionati italiani.

Uscendo dall' argomento Roma, anche l'Inter non va oltre il pari e la Juve stesso discorso.
E' un problema di crisi della grandi in generale?


Senz'altro, ormai iniziano ad essere parecchie le giornate, molte delle grandi stanno trovando delle difficolta, è chiaro che l'Inter non può accontentarsi dei gol di Etò. I problemi dell'Inter arrivano proprio dalle parti di Maicon, giocatore di cui, durante l'esate, la società sembrava propensa a farne a meno. Questo, in aggiunta al fatto che Milito, al contrario dello scorso anno, quando ogni pallone che toccava lo buttava dentro, non è in perfetta condizione fisica, determina uno stato di cose un po' confusionarie.

Un commento sul “brutto fallo” di Portanova su Krasic.

E' un discorso piuttosto spinoso, sicuramente ora che c'è la prova tv, queste simulazioni plateali faranno correre il rischio di squalifica in maggior modo.

La ringraziamo per il suo intervento.

Grazie a voi, arrivederci.

domenica 24 ottobre 2010

I voti di RomaCaffè dell’incontro Parma – Roma 0 - 0



Visto il periodo non esaltante, la Roma chiude perlomeno senza incassare reti. Mexes e Cassetti i migliori in campo, ma inspiegabile la serie di cambi che compie il mister Claudio Ranieri, togliendo in appena 5 minuti Francesco Totti e Mirko Vucinic. Baptista costa i due punti alla Roma, non sfruttando un contropiede 5 contro 2 a pochi istanti dalla fine della partita.

Lobont 6: non particolarmente impegnato dalle punte del Parma, chiude il suo ciclo da titolare senza fare grossi danni. Secondo portiere

Cassetti 6,5: partita in crescendo per l’esterno giallorosso. Tampona e riparte con ritmo elevato, chiuedno gli spazi allo spagnolo Marques ogni azione.

Mexes 7: la sua miglior partita da molti mesi a questa parte. Rinfrancato dall’essere preferito a Burdisso, chiude ogni affondo, fa salire la squadra sempre con i giusti tempi, e si rende più volte pericoloso anche in attacco. Nel secondo tempo chiude da capitano, giocando con una concentrazione che non gli si riconosceva da tempo.

Juan 6: anche lui svolge il suo, con puntualità, senza dover compiere interventi super, vista la totale assenza offensiva dei gialloblu.

Riise 6: leggermente in crescita, anche se latita tuttora in fase offensiva. Tiene molto la sua posizione, senza strafare.

Brighi 6: affianca il cileno Pizarro, svolgendo un lavoro prevalentemente di copertura. Da molti sottovalutato, però rimane giocatore affidabile in caso di assenza dei titolari.

Pizarro 6,5: partita molto buona, con un primo tempo di valore assoluto. Nella ripresa cala un po’, ma rimane il faro di questa squadra in ogni momento.

Cicinho 5,5: scopre di andare in campo praticamente mentre i suoi sono già entrati e palleggiano a metà campo. Galleggia nel centrocampo, senza se e senza ma, senza infamia e senza lode.

Totti 6: una sorta di mistero di Fatima…a cosa è dovuto il suo cambio? Può un allenatore di serie A togliere il capitano e fra entrare Fabio Simplicio per paura delle scorribande di Dzemaili? In 45 minuti non demerita, offre un paio di palloni dei suoi e sfiora il golo con una punizione da 30 metri. Uscito lui Borriello si sente solo…ovviamente!

Vucinic 6: alterna grandi cose e momenti di pause, anche dovuti ad una condizione in ripresa, vista la lunga assenza. Rimane una spina nel fianco, finché il nostro “allenatore per caso” lo toglie dopo 5 minuti e 40 secondi della ripresa, inserendo il body guard Baptista.

Baptista 4: inutile, deleterio, fuori ruolo.

Borriello 5,5: si danna l’animo, strilla e sbraita contro tutto e tutti. Si lamenta all’inizio della ripresa, dopo l’assenza di Totti, ma essendo umano non può segnare sempre e solo lui.

Simplicio 5: se Ranieri vuole dimostrare l’inutilità di questo giocatore, ci sta riuscendo benissimo. Lo fa entrare al posto di Francesco Totti, gli chiede di fare…non si sa cosa, lasciando Borriello solo tra Lucarelli e Paletta.

Ranieri 4: da terza categoria. I cambi Simplicio per Totti e Baptista per Vucinic (dopo appena 5 minuti della ripresa), sono da neuro deliri. Ci dispiace, non passi per un attacco personale all’uomo, però è inappropriato al ruolo che ricopre.

RANIERI SPIEGACI PERCHE'


Di Alessandro Cicchetti

Perchè? E' la domanda che vorrei fare a Ranieri, perchè ha tolto Vucinic per Baptista, perchè Totti non è rientrato in campo nel secondo tempo? Perchè Okaka non lo fa giocare dal primo minuto preferendogli Cicino, perchè il 4 2 3 1 quando mancano gli interpreti principali per questo modulo?
L'allenatore di questa Roma è lui ed io rispetto le sue scelte, ma non si possono più trascurare le perplessità che suscita nei tifosi e gli addetti ai lavori.
E' la squadra a non girare più ma qual è la ragione, la verità?
Ammesso che lui la sappia, ormai sarebbe il caso di dircela, perchè non credo che la Roma meriti questa posizione di classifica e non credo che i giocatori lavorino nell'ombra fumando il sigaro quando sono in panchina, non credo che sia professionale tutto questo.
Nel calcio non si vive di rendita, e non si è vinto niente, anche se hai vinto lo scudetto un mese prima, bisogna dimostrare sempre, e l'impegno deve essere sempre la prima preoccupazione di chi lavora in questo mondo.
Certo alla Roma non manca la sfortuna, ma ciò non basta a spiegare lo stato delle cose, alla Roma manca certamente qualcosa che ritroverà sicuramente più avanti, la squadra tornerà a vincere, la preoccupazione però è che la svolta possa arrivare troppo tardi e vanificare una stagione che dovrebbe vedere i giallorossi ai vertici del calcio nostrano e combattere con dignità e prospettive concrete in campo europeo.