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sabato 18 dicembre 2010

Inter sul tetto del mondo

di Jacopo Fontanelli

Dopo 45 anni la coppa Intercontinentale torna nella Milano neroazzurra. Gli uomini di Benitez replicano il 3-0 inflitto al Seognam e possono trionfare per la quinta volta in questa stagione che rimarrà nella storia. Forse ai tifosi interisti brucia più adesso che ad agosto aver perso la Supercoppa Europea contro l’Atletico Madrid, sconfitta che ha impedito il sogno di realizzare un fantastico en-plein, per ora riuscito solo al Barcellona.


Le formazioni sono quelle annunciate, con l’unica eccezione di Motta al posto di Stankovic. La partita comincia sotto ritmo, con gli uomini di Benitez che si preoccupano soprattutto di far girare il pallone e di addormentare il gioco per contrastare la grande forza agonistica degli africani.


Al primo affondo è già gol. Al ’13 Pandev, il giocatore forse più discusso in questo tribolato inizio di stagione, mette il pallone di sinistro alle spalle del portiere Kidiaba. Il tiro non sembra irresistibile ma è troppo angolato per permettere al portiere di evitare il gol. Ci si attende la reazione avversaria, ma al ’17 Eto, proprio lui, a chiudere la partita con un preciso destra dal limite dell’area che si insacca all’angolino. Curiosa come sempre la sua esultanza con Materazzi in panchina.


I giocatori del Mazembe sembrano colpiti ed affondati e rischiano di capitolare più volte: Milito ha per due volte la palla buona, ma calcia malamente addosso al portiere avversario. Sembra una partita facile, ma Julio Cesar salva la porta interista in più di un’occasione, mantenendo il risultato che viene definitivamente messo in cassaforte col gol a sette minuti dalla fine del neo entrato Biabiany.


Il popolo neroazzurro può fare festa, e può godersi una squadra ritrovata, anche se per le conferme si attenderanno dei test maggiormente probanti. Benitez ha salvato la panchina e può finalmente mangiare tranquillo il suo panettone.

venerdì 17 dicembre 2010

Sorteggio agrodolce per le italiane in Champions League

di Jacopo Fontanelli


Doveva essere un sorteggio duro; gli spettri di Barcellona, Manchester, Real e Chelsea facevano paura, e sarebbero probabilmente stati scogli difficili se non impossibili da superare. Come neanche nelle più rosee aspettative le nostre squadre sono riuscite ad evitarle tutte, e a prendere quelle che, sempre sulla carta, erano le avversarie meno temibili. Potrebbe essere l'occasione giusta per ridare lustro al calcio italiano, e portare tutte le squadre ai quarti, a patto di non sottovalutare questi impegni che, se pur più agevoli di altri, non saranno in ogni caso delle passeggiate.

La Roma sorteggiata per prima, dovrà vedersela con lo Shaktar di Mircea Lucescu, con cui vanta due precedenti equamente divisi con una vittoria per parte. Facile sulla carta, ma una squadra comunque pericolosa, che ha a sorpresa vinto il suo girone a spese dell'Arsenal. Un impegno da non sottovalutare ma ampiamente alla portata degli uomini guidati da Claudio Ranieri.

Il Milan cercherà di vendicare l'Inter e di fermare quel Gareth Bale che coi neroazzurri sembrava imprendibile. Le squadre inglesi sono sempre fastidiose e difficili da affrontare, ma una volta scampato il pericolo Manchester e Chelsea, gli Spurs erano sicuramente la più abbordabile. Squadra ostica quella di Redknapp, ma che potrebbe pagare però la scarsa esperienza in competizioni europee essendo la prima volta che si affaccia sul palcoscenico più prestigioso. L'occasione giusta per Ibrahimovic di dimostrare di essere diventato decisivo anche là dove gli riusciva meno.

Ottavo di finale da amarcord per i campioni in carica dell'Inter, che se la vedranno, in una riedizione della finale dello scorso maggio, con i tedeschi del Bayern Monaco. L'inizio di stagione è stato travagliato per entrambe: Inter a – 10 dal Milan, Bayern addirittura a – 17 dal Borussia Dortmund. E' sicuramente la partita più affascinante di questa fase insieme a Barcellona – Arsenal che promette tanto spettacolo. Due squadre che hanno dovuto far a meno dei loro campioni in questo scorcio di stagione ma che sono pronte a far vedere che l'anno scorso non sono arrivate in finale per caso.

Il Real Madrid di Mourinho cercherà di superare, per la prima volta negli ultimi sei anni, quegli ottavi di finale che sembrano essere diventati un muro invalicabile per una squadra che parte ogni anno come favorita. Cercheranno di farlo contro lo spauracchio Lione giustiziere proprio dei merengues la scorsa stagione.

Sorteggio benevole per le altre grandi rimaste: il Valencia dovrà affrontare la sorpresa Shalke04, guidato da Raul sempre a caccia del record di gol in Champions da soffiare all'eterno Pippo Inzaghi; il Manchester di Sir Alex se la vedrà col Marsiglia di Deschamps; e infine il Chelsea Carlo Ancelotti con la cenerentola Copenhagen.