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martedì 2 novembre 2010

Carlo Mazzone ai microfoni di RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico di Radio Power Station 100.5,
è intervenuto Carlo Mazzone, ex allenatore della Roma e grande intenditore di calcio.

Buongiorno Mister, benvenuto.


Buongiorno a voi.

Un commento sulla situazione attuale che si sta vivendo a Roma, non trova esagerate le accuse fatte alla società, ai giocatori, al tecnico?

Roma è cosi, nel bene nel male, eccede sempre, noi romani siamo fatti cosi. Obbiettivamente questa Roma ultimamente ha un po' deluso le aspettive che c'erano in partenza, c'è amarezza, disppiacere. Adesso poi c'è questo derby, basterebbe vincerlo per far si che la Roma, i romani e i roministi dimenticherebbero tutto quello che è successo. Le aspettative per quest'anno erano alte, si pensa che questo sia un gioco scientifico, ma non loè, nel calcio bisogna essere bravi e fortunati, e la Roma purtroppo si è imbattuta in tantissimi infortuni ed episodi negativi. La Roma possiamo dire non è stata ne brava ne fortunata, quindi le critiche, anche se durissime, vanno accettate perchè dietro queste ultime si nasconde l'affetto, l'amore per questa squadra e questa società.

Tutti questi infortuni, è possibile che non si riescano a prevenire?

Questo non succede solo nella Roma. Credo che venga trascurata la fase di avvio della preparazione. Noi, prima di giocare una partita, passavano minimo 15 giorni. Adesso, pronti e via! Si va a cento all'ora. Ci sono volte in cui il ciclo di lavoro, la potenza aerobica, la forza, vengono in parte trascurati e l'atleta non ha l'assist di partenza per affrontare al massimo la stagione.
Bisognerebbe curare di più la preparazione e trascurare il gioco, cioè allungare i tempi per giocare. La parte atletica è fondamentale e va data a questi giocatori, ed ultimamente credo che questo non si verifichi. Non è che si allenano poco, è che giocano sempre. E non hanno la base di partenza.

Che idea si è fatto su Ranieri? Come pensa potrà uscire da questo momento delicato?

Calma con i giudizi affrettati, si dicono tante cose, ma parliamo di Roma.
Il modulo viene dato dalle caratteristiche dei giocatori, dalle qualità più importanti della squadra, penso di aver detto tutto.
Voi pensate che l'allenatore abbia il suo modulo, che dove va se lo porta dietro, ma un'allenatore che si rispetta deve conoscere tutti i moduli, ed adattarli al meglio con le caratteristiche dei proprio giocatori.

La piace Borriello? Con Totti va d'accordo secondo lei?

Si Borriello mi piace, e credo che vada d'accordo con Totti, chi dice il contrario forse intende fuori dal campo. (ride, è una battuta.)
Sono giocatori di qualità tecnica, parlano lo stesso linguaggio, mi sembra che non ci siano tutti questi problemi. Purtroppo noi facciamo problemi, voi per parlare, i giornalisti per scrivere, delle volte diamo al calcio un'immagine che non c'è.

Mister, una domanda sul capitano. La sua espulsione mi è sembrata ingiusta, non crede?

Si è stata ingiusta, poi lo sapete io gli voglio bene come un figlio, penso che l'affetto che ha da parte di tutti sia giusto e meritato, però adesso si deve dare un calmata, deve fare il bravo, perchè ultimamente sta troppo in mezzo, io capisco che lui è talmente legato alla sua Roma che diventa difficile mantenere la calma, ma devve darsi una regolata cercando di non cadere nelle tentazioni che troppo spesso gli vengono indotte. Lui viene provacato perchè hanno capito che parte subito, ma lui essendo un punto di riferimento in campo, per la Roma e per la città di Roma, deve dare il buon esempio, è un giocatore importante, di prestigio, rappresenta molto.

E' il giocatore più forte in attività in Italia, Mister?

Si, penso proprio di si.

A proposito di teste calde, lei che cosa avrebbe detto ad Antonio Cassano?

Io ad Antonio Cassano e Mario Balotelli non li avrei fatti arrivare a certi livelli, li abbiamo gassati come l'acqua minerale, a forza di muovere sempre la bottiglia, quando togli il tappo poi esplode.
Questi ragazzi devono capire che anche se sono bravi, il mondo non sta ai loro piedi.
Sono teste calde che giocano bene a pallone e ne approfittano, non è un diritto acquisito perchè sei un bravo giocatore di calcio, non ti sono dovuti certi comportamenti, certi atteggiamenti.
Non si insegna più l'educazione, loro pensano che sono bravi e in diritto di poter fare qualsiasi cosa, ma non è assolutamente cosi.
Io alla fine gli voglio anche bene a questi ragazzi che comunque vengono da situazioni non facili, ma adesso stanno esagerando, serve un bagno di umiltà e che inizino a volare basso e non far pesare la loro bravura tecnica a nessuno, ne ai compagni, ne alla società ne tanto meno ai tifosi.

Prima di salutarla Mister, chi lo vince il derby?

Normalmente lo vince la squadra non favorita. E ci siamo capiti.

Grazie mille Mister, arrivederci.

Arrivederci, a presto.

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