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giovedì 23 settembre 2010

Francesco Graziani a RomaCaffè



Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, trasmissione radiofonica in onda tutte le mattine sulle frequenze di RadioPowerStation 100.5, è intervenuto l’ex attaccante della Roma Francesco Graziani.
Ecco le sue parole riguardo la situazione della Roma, del calcio nazionale e delle polemiche scaturite dopo la gara Brescia – Roma.


Mister volevamo parlare della gara di ieri allo stadio Rigamonti di Brescia; Roma che esce sconfitta grazie alle gesta malsane dell’ arbitro?

“Purtroppo ieri la Roma è incappata in un arbitraggio a dir poco disastroso, perché non ne hanno indovinata una, salvo lasciando qualche ammonizione giusta, ma poi non ne hanno fatto una confusione tra lui e il guardalinee, dei disastri enormi. Purtroppo nel calcio si sa esistono anche gli errori macroscopici per cui possiamo lamentarci, possiamo esser dispiaciuti, però la realtà è stata quella che abbiamo visto ieri, quindi ormai oggi non possiamo fare più nulla se non esprimere il nostro disappunto. Dobbiamo però sempre considerare che, nonostante tutto, l’arbitro fa parte del gioco e che quindi una giornata storta dell’arbitro come quella di ieri ci può stare.“

Mister come giudica il comportamento della dirigenza giallorossa nel dopo gara? E’ stato mantenuto un profilo signorile?

“ C’è poco da dire a Braschi; io credo che anche il designatore si sia molto amareggiato perché l’arbitro sia incappato in una giornata storta ed altamente negativa, ma purtroppo non è colpa di chi li gestisce, al massimo può prendere provvedimenti nel proseguo,mandando questo arbitro a fare un po’ di esperienza in un altro campionato.
A Braschi non possiamo rimproverare nulla, mentre invece al di là del momento negativo, dell’ arrabbiatura che a volte ti porta a dire cose forti, anche spiacevoli, credo che la dirigenza della Roma tutto sommato si sia comportata nel modo giusto.“

La dottoressa Sensi si è detta adirata e schifata per questo calcio.

“ Lì forse c’è un po’ di esagerazione, ma l’ esagerazione è dettata dal fatto che ti presenti in sala stampa a caldo dopo una sconfitta del genere con una rabbia dentro e magari ti porta a dire delle cose esagerando un po’ nei toni. Forse bisognava non andarci subito in sala stampa perché ti possono scappare delle frasi che ti portano al deferimento “.

Quindi anche noi addetti ai lavori possiamo gridare a gran voce che la Roma è stata scippata dall’ arbitro?

“Non è che lo diciamo noi, lo dicono le immagini; uno che ieri ha visto le immagini si rende conto, anche se è tifoso del Milan, della Juve o del Napoli, che nei confronti della nostra squadra sono stati presi dei provvedimenti assurdi. Anche l’espulsione di Mexes, nata da un fallo fuori area, è stata assurda, con conseguente squalifica per la gara casalinga contro l’ Inter “.

Dopo che si disputa una gara del genere, cosa si dice ai giocatori dentro gli spogliatoi?

“Si dice poco, c’è molta arrabbiatura, e anzi ti dirò che quando la partita è finita, puoi urlare, spaccare il mondo, fare qualsiasi cosa, ma tanto il risultato sul campo non cambia più, quindi a maggior ragione in quei momenti bisogna mantenere un po’ di calma di serenità, bisogna ritrovarsi subito “.

Mister parliamo un po’ invece di quella che è stata la partita tecnicamente parlando. La Roma le è sembrata in crescita?

“La Roma poteva creare le premesse per vincere la gara, sin dai primi minuti avevamo visto una Roma tatticamente attenta che controbatteva ogni azione del Brescia con azioni efficaci, si vedeva che la squadra era rabbiosa, aveva voglia di fare bene, aveva voglia di fare risultato.
Però poi alla fine gli episodi l’hanno condizionata in modo incredibile, quindi tutto alla fine è diventato vano. Però i segnali positivi sotto il profilo del gioco e dell’ attenzione la squadra li ha evidenziati, quindi questo è di buon auspicio “.

Quindi di questa gara il tecnico giallorosso cosa deve riportare a casa e cosa deve invece lasciare a Brescia?

“A Brescia deve lasciare la rabbia e non deve più parlare degli episodi della partita, sennò alla fine possono diventare per tutti un alibi. Ranieri deve concentrarsi e far in modo che la squadra inizi a pensare alla partita di sabato con l’Inter, perché sarà una partita che alla squadra regala emozioni, entusiasmi, progetti importanti, ma forse mai come in questo momento l’Inter poteva essere la squadra giusta che la Roma avrebbe potuto scegliere di affrontare. Bisogna trovare il coraggio e la forza di fare bene sabato, perché vincere sabato potrebbe essere la fine di tutti i mali della Roma “.

Quali sono invece le cure pratiche che deve adottare Ranieri? Ci sembra di vedere il mister un po’ confuso.

“Ranieri non è confuso, perché noi non possiamo dimenticarci che con questo allenatore abbiamo fatto così bene nel corso della passata stagione, un tecnico che aveva dimostrato qualità non solo pratiche sul campo, ma anche nel dialogo, nella saggezza, nella tranquillità e nelle serenità che riusciva ad esprimere nelle conferenze stampe.
Adesso è un momento che sembra sia di confusione, ma in realtà non lo è, siamo in difficoltà oggettiva perché sta cercando di capire quali sono i mali e quali sono le soluzioni per risolverli. Io credo che l’unico modo per risolvere tutto sia parlarne all’interno dello spogliatoio e sentire il parere dei giocatori, per poi andare sul campo e lavorare per migliore tutto quello che c’è da migliorare.“

Quest’anno la Roma ha un reparto offensivo di primissimo piano.

“La squadra quest’anno è migliorata, ma Ranieri deve trasmettere serenità alla squadra, deve ritrovarla lui stesso e questo è fondamentale; se si continua ad andare avanti cosi con troppo nervosismo snaturiamo tutte quelle che sono le qualità di questo gruppo “.

Lei che di gol ne ha fatti tanti, anche con la maglia giallorossa, come giudica l’ operato di Borriello in queste prime uscite stagionali?

“Borriello sta facendo bene, anche ieri nonostante tutto è quello che ha creato i maggiori grattacapi alla difesa bresciana. Alla fine aveva anche riaperto la partita e se si giocava ancora dieci minuti si pareggiava questa gara. Quindi Borriello bene, molto bene “.

Adriano invece può dare il suo apporto alla Roma?

“Io dico che sta lavorando, lui deve metterci tanto di suo, perché questo ragazzo lo vedo indietro ancora dal punto fisico, bisogna che si ritrovi il prima possibile e poi per il resto non c’ è da insegnargli nulla “.

A Roma c’è qualcuno che critica Francesco Totti, lei cosa ne pensa?

“Criticare Francesco Totti è un assurdo, io capisco che il calcio non ha memoria però un giocatore simbolo come lui và solo ed esclusivamente elogiato e qualche volta anche coccolato. Chiaramente Francesco si deve rendere conto che lui è il punto di riferimento, è il numero uno in tutto quello che dice e in tutto quello che fa, quindi anche quando a volte esprime il suo pensiero a voce alta, deve stare attento perché quello che dice lui ha sempre un grande eco, come nel caso della gara contro il Bayern e le sue esternazioni sul catenaccio adottato dal mister.
Detto questo i tifosi della Roma a Totti, io compreso, dovremo fare un monumento perché le emozioni che ci ha fatto vivere lui e i successi che ci ha portato a vincere lui sono straordinari“.

Dovendo scommettere sulla vittoria dello scudetto, su chi punterebbe?

“Nonostante tutto io dico sempre l’ Inter, perché è la squadra da battere: ha un ottima difesa, davanti sono straordinariamente forti, con quest’ anno un Eto’o tornato a giocare nel suo ruolo naturale, facendo cose strepitose, il vero Eto’o è questo.
Poi le uniche che in questo momento potrebbero dargli qualche problema sono il Milan e la Juventus“.

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