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martedì 28 settembre 2010

Andrea Giani ai microfoni di RomaCaffè



Ai microfoni di Roma Caffè, sui 100.50 di Radio Power Station, è intervenuto questa mattina, “il giocatore di pallavolo”, record di presenze in maglia azzurra con la quale ha vinto tre titoli Mondiali e quattro titoli Europei, Andrea Giani.

Buongiorno Andrea,
benvenuto ai microfoni di Roma Caffè.


Buongiorno a tutti.

Con te volevamo parlare di questo Mondiale che si sta disputando in casa, tu che di nazionale te ne intendi viste le tante presenze con la maglia azzurra, volevamo sentire un tuo parere su queste prima tre gare della nostra Nazionale?

Intando devo dire che è un Mondiale molto equilibrato, si sono viste nei vari gironi partite decisamente interessanti con delle grandi decisamente in difficoltà; la nostra Nazionale sta giocando una buonissima pallavolo, è chiaro che questo girone rispetto ad altri è un pochino iù semplice, però credo abbiamo fatto comunque bene, nonostante la semplicità degli incontri abbiamo giocato bene.

Ora Portorico e Germania, due incontri un po' più delicati? La Germania era una sorpresa per tutti, poi invece ha dimostrato di essere una grande formazione.

Diciamo che in questo girone saliamo un po' di livello, però sia il Portorico che la Germania non sono squadre straordinarie, sono buone squadre, però come sempre per vincere bisogna giocare, credo che in questo momento qui più che pensare a passare il girore bisogna pensare di vincere partita per partita, è quello che consiglio alla nostra Nazionale, proprio perchè gli esempi che abbiamo avuto in questo girone qui e negli altri è stato interessante, dove anche se sei forte, sei una delle candidate a vincere, se non giochi tanto bene perdi, perdi anche con delle squadre che sono in teoria di seconda e terza fascia.

Ieri per esempio l'Italia si è andata a complicare la vita un po', giusto? Avanti due a zero, poi delle distrazioni...

Esatto, cali nel gioco, cali nel rendimento, e non si perdona niente perchè comunque dall'altra parte le squadre giocano, per quanto siano non di buonissimo livello, però giocano e basta poco per invertire una partita.

Quest'anno l'Italia non sembra tra le favorite, però è una delle squadre migliori che partecipano a questo Mondiale. Può essere il gruppo la vera forza per arrivare in alto? Qual'è il consiglio, Andrea?

In ogni caso bisogna che sia un buon gruppo, perchè anche se ci sono dei singoli molto forti, questo è un gioco di squadra. Credo che siamo una squadra, sicuramente non la più forte, però aspiriamo al podio. Per arrivare cosi in alto chiaramente il lavoro di gruppo deve essere fatto molto bene; credo che quest'anno, questa Nazionale, da quando sono partiti hanno lavorato molto bene, sono migliorati molto sotto l'aspetto del gioco e credo che lo dimostreranno nel corso di questo torneo che, ripeto, è anche tosto, perchè sono Mondiali difficili, sono tante partite e ci sono tante pretendenti al titolo.

Rimanendo in tema di gruppo,volevamo sapere come giudichi tu l'organico del ct Anastasi? Ha fatto un mix di freschezza ed esperienza...


Ha portato secondo me giocatori giovani ma che sono forti fisicamente, sono giocatori che anche nell'ultimo campionato sono stati bravi, sono cresciuti tanto. Io credo che alla fine, oltre all'esperienza che è comunque importante, ci vuole entusiasmo, forza fisica, ci vogliono anche delel energie fresche, e poi ha inserito dei giocatori, tra virgolette anziani, che stanno secondo me usufruendo proprio di queste risorse giovani, riescono ad essere stimolati e in campo si vede, è una squadra che gioca e si diverte.

Durante un Mondiale, si può dire, che la Nazionale riflette la forza del campionato del nostro paese; qual'è secondo te lo stato del Volley in questo momento in Italia? Stiamo crescendo oppure c'è stata uuna flessione rispetto gli anni passati?


Sicuramente siamo un pochino calati come rendimento, questo non significa che il campionato è calato, significa che ci sono meno giocatori italiani di un certo livello. Si sta tornando a lavore sul settore giovanile, però questo processo di reinserimento di ragazzi giovani sarà un po' lungo, però, insomma, rimaniamo sempre come il campionato più interessante che ci sia al Mondo. E' chiaro che quando hai tanti giocatori stranieri, sono loro poi che fanno esperienza, un po' come succede nel calcio, non è possibile che una squadra che vince uno scudetto abbia un solo giocatore italiano.

A proposito del rapporto tra la popolazione e il volley, c'è un messaggio che ti senti di lanciare a chi vuole avvicinarsi a questo mondo?

Io credo che lo sport sia importante nella crescita dei ragazzi, possono giocare a calcio, pallavolo, basket, l'importante è che siano avvicinati al mondo dello sport. In questo momento, secondo me, rispetto a prima, quello che sta mancando è un po' la scuola, nel senso che se lo sport non lo pratichi a scuola, non può essere sempre rimandato ai privati, credo che la scuola debba tornare ad essere il punto più importante dove si pratica lo sport, poi dopo si inseriscono le società sportive, ma non può essere il contrario.

Parlando di grandi giocatori, ieri ne abbiamo potuto vedere uno della Nazionale cubana, Leon, un ragazzo di diciassette anni che comunque quando schiaccia, schiaccia forte!

Ce ne sono! Il problema è che in questo momento in Italia non abbiamo le risorse.

Ma le strutture ci sono?

Le strutture ci sono, il problema è che, ad esempio, a livello femminile abbiamo un grande ricambio, perchè è uno sport molto praticato, ci snon tante leve, a livello maschile queste leve sono poche, le società che stanno lavorando nel settore govanile non son tantissime e quindi giocatori disponibili non è che ce ne siano così tanti. Si stanno cercando soluzioni a questo problema èerò non potranno essere cosi immediate, bisogna farli crescere questi ragazzi.

A proposito di Roma, tu alleni la formazione della Capitale, abbiamo avuto modo, pochi giorni fa, di parlare con il Presidente Massimo Mezzaroma, molto soddisfatto del tuo operato, molto contento per la convocazione di Zaytsef, com'è il tuo rapporto con il Presidente?

E' particolare, è un Presidente che ti chiama non soltanto per parlare di pallavolo, ma ti chiama per il piacere di chiamarti, ed è una cosa estremamente piacevole e dà soddisfazione, perchè non c'è soltanto un rapporto di lavoro, e poi lo reputo molto competente, conosce bene quali sono le dinamiche di uno sport, e quindi anche quando fai delle richieste, o lui ti parla, ha veramente l'idea di quello che avviene, quindi per quanto riguarda un allenatore è una situazione estremaente positiva.

Un Presidente presente?

Si, presente ma che ha soprattutto la nozione, conosce molto di sport.

Una domanda di carattere personale; com'è essere inseriti nella Hall of Fame del volley mondiale?

E' piacevole, soprattutto quando vai a ritirare questo premio e capisci come gli americani vivono uno sport, ti rendi conto dell'importanza che ha questo premio. E' chiaro che fa piacere, però non diventa una cosa su cui fai costantemente riferimento, come quando vinci, vinci un campionato però poi continui sempre a pensare al futuro. E' stata una cosa molto bella, ma dopo si riaprte un'altra volta.

Andrea, ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato, ti auguriamo un in bocca al lupo per il continuo della stagione con l' M. Volley, speriamo di continuare a vedere belle partite come quelle che ci hai regalato in questo inizio di stagione. Un saluto e grazie ancora.

Un saluto a voi!


La redazione
Roma Caffè

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