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giovedì 9 settembre 2010

Dalle parole ai fatti: il grattacielo Eurosky sorgerà nel 2011

Sarà il palazzo in costruzione all'Eur l'edificio più alto di Roma dopo San Pietro

di Mauro Carbonaro

Sono passati appena tre mesi dall'annuncio del sindaco Gianni Alemanno di voler permettere, nella periferia di Roma, la costruzione di grattacieli anche più elevati del “cupolone”, che subito si è messa in moto la macchina per la realizzazione di “Eurosky”, nell'area del centro commerciale Euroma 2.

L'Eurosky Tower sarà il secondo edificio più alto della capitale (120 metri, dietro solamente ai 136 della cupola di San Pietro), con 28 piani residenziali, oltre a 3 piani tecnici e 2 livelli interrati, firmato dall'architetto Franco Purini. Il cantiere, inaugurato lo scorso 12 maggio, si trova su via Oceano Pacifico, a pochi passi dalla Cristoforo Colombo e la via Pontina.
Un grattacielo eco sostenibile, sulla cui copertura saranno installati pannelli fotovoltaici con potenza di 180 kw, ed un sistema di trigenerazione per la produzione di caldo, freddo, con piastre radianti a pavimento.

I prezzi? Ai piani bassi si parte dai 350 (monolocale) ai 675 mila euro, ma se si desidera svegliarsi la mattina ed avere la vista sulla città eterna, svettando dall'alto di più di cento metri d'altezza, allora abbiamo bisogno di qualche milione di euro, anche 3,5 per un appartamento di 250 metri quadrati.

Un passo importante della città, figlio di un progresso voluto fortemente dal sindaco Alemanno, il quale più volte ha sottolineato come Roma “debba rompere il tabù della crescita verticale”. Agli occhi dei più l'imponente costruzione della zona Eur sarà solo il primo passaggio verso la crescita verticale tanto agognata dal sindaco, per venire incontro a quelle necessità abitative che oggi giorno rappresentano il più grande problema di giovani.

Una opinione però non condivisa totalmente dalle forze politiche, dall'opposizione, (“Le periferie hanno bisogno di lavoro, servizi, spazi pubblici commenta il portavoce laziale di sinistra e Libertà, Marco Furfaro, “di affrontare quel disagio sociale e di emarginazione che il sindaco e la giunta fanno finta di non vedere”), ma anche da autorevoli esponenti della maggioranza, come il deputato Marco Marsilio, pronto ad istituire il comitato del NO in vista del referendum per la realizzazione di edifici che superino i 136 metri “der cupolone”.

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