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domenica 17 ottobre 2010

I voti di RomaCaffè dell’incontro Roma - Genoa 2 - 1



Una Roma arrembante per più di un’ora, guidata magistralmente da Francesco Totti e Marco Borriello, ha la meglio sul Genoa di Luca Toni. Prima Borriello, imbeccato da Totti, poi Matteo Brighi chiudono di fatto la partita.
A meno di quindici minuti dalla fine il neo entrato Rudolf riapre la partita, su assist spettacolare dell’ex Luca Toni. Il forcing finale dei rossoblu si infrange contro la difesa giallorossa, dove il brasiliano Juan spicca e spadroneggia.
Finalmente un’altra vittoria, dopo quella contro l’Inter, per ricominciare la scalata.




Lobont 6: urla, strepita, si sbraccia, come forse nessuno dei suoi colleghi giallorossi. Impegnato il minimo, appare sempre più sicuro partita dopo partita. A gioco fermo compie un autentico miracolo.

Cassetti 6: partita sufficiente ma nulla più. Soffre nel primo tempo gli inserimenti di Palacio e, nella ripresa l’ungherese Rudolf. Fa il suo.

Juan 7,5: probabilmente il migliore in campo. Luca Toni è avversario ostico, ma lui ne conosce bene ogni singolo movimento, quindi decide di anticiparlo per tutti i novanta minuti e, addirittura, sovrastarlo di testa in molte occasioni. Uomo venuto da Marte.

Burdisso 6,5: l’importante è che sia in campo. La sua presenza tranquillizza i compagni di reparto, dettando continuamente i tempi del fuorigioco e i movimenti per accorciare la squadra. Assoluto leader della difesa.

Riise 5,5: forse l’unico giocatore un po’ sottotono, ma giustificato. Le pause della nazionale tolgono al norvegese molte forze, tra voli aerei e straordinari in campo con la sua nazionale. Qualche attimo di apprensione dopo il colpo al viso subito dal compagno Juan, ma sappiamo bene di che pasta è fatto John Arne.

Brighi 6,5: tanta quantità e un gol che vale oro. Spesso criticato per le sue non eccelse doti tecniche, ma Matteo è ormai veterano e pronto in ogni occasione a rilevare i titolari.

Pizarro 6,5: tanto oro quanto pesa. Giocatore la cui sola presenza in campo tranquillizza i compagni (e i tifosi…). Anche in questa occasione deve stringere i denti, ma è uno di quegli esempi, presenti in serie A, di giocatore d’altri tempi. Il centrocampo è il suo.

Perrotta 6,5: cambiano gli allenatori, cambiano i moduliu, pasano gli anni, ma Simone “sette polmoni” è sempre presente. Probabilmente i tecnici fanno le formazioni: dove c’è un buco va Super Simo. Elegante la sua azione da cui è nato il secondo gol.

Taddei 7: ci dobbiamo inchinare a giocatori come lui. Torna dopo due mesi, gioca novanta minuti e insegue anche negli spogliatoi i giocatori del Genoa. Corre, corre e corre, però con qualità ed equilibrio. Ieri s’è capita la sua reale importanza in questa squadra.

Totti 7: è tornato Franceschino: era mai andato via? Alla faccia di chi diceva che lui e Borriello non possono coesistere, per l’intera gara si cercano e cambiano posizione ogni momento, come due ballerini. La condizione fisica c’è, e questo è più importante della giocata in se. Fosse entrato quella palla lanciata di sinistro da centrocampo…

Borriello 7,5: più che Jack Sparrow questo è Superman. Pali, traverse, gol di rapina: che acquisto. Nel pieno della maturità, dietro di lui trova un giovinotto di 34 anni che lo cerca in ogni dove, e Marco ringrazia. Il centravanti.

Simplicio sv: le campane suonino a festa: Simplicio (detto alla Ranieri) esiste!

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