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giovedì 6 maggio 2010

Roma e la Roma


Oggi è un giorno speciale direbbe qualcuno, oggi è un giorno da dimenticare direbbe qualcun altro.
Oggi è un giorno normale dico io. Vai a lavoro, a scuola o in qualunque altro posto ti porti la vita e ti porti dietro sempre un pensiero, un immagine, un frammento di emozione che scorre dentro, naturale come il sangue, come l'amore. Ti porti dentro la Roma e la porti nel cuore.
Un cuore forte, abituato ai colpi ed agli inganni, ai continui attacchi a cui rispondi con la proverbiale autoironia, endemica nel nostro popolo.
E lo sai già come andranno le cose, perchè è chiaro che i tuoi detrattori non aspettavano altro e non tarderanno all'attacco...
Oggi è il giorno dopo una sfida perduta, una sconfitta nel calcio che sembra vita, con il tuo eroe, il simbolo di una squadra, di una tifoseria, di una città, di un popolo, che sta per essere esposto al pubblico nudibrio.
Mentre qualcuno parla, parla e sparla.
Il dato è tratto, la spada è sguainata e non rivedrà il fodero per molto molto tempo.
Se qualcuno ti insulta, ti vessa, ti prende in giro, deve èssere anche consapevole delle conseguenze, altrimenti è uno stolto, e comunque in certa misura è corresponsabile delle tue reazioni.
Oggi i giornalisti con poca fantasia ma con la lingua buona per assaporare i peti altrui, gongolano e preparano i loro articoli pungenti, erudite dimostrazioni di servilismo, oggi come ieri si scaglieranno verso Totti, Roma e i romani con la stessa energia con la quale cercano disperatamente le luci della ribalta.
Un uomo cade e si rialza, spesse volte sopporta, a volte piange, altre ride e gioisce della vita, a volte sbaglia, e a volte chiede scusa.
E contro l'arroganza c'è la disperazione dell'impotenza che ti porta sul piano della violenza, senza che te ne renda conto risucchiato e fagocitato nella mediocrità che vivono i tuoi avversari.
Ma io sono pronto, come sono pronti tutti coloro che ti vogliono bene, che vogliono bene alla Roma, a Roma.
Sono pronto a camminare a testa alta, a riconoscere i miei errori e tornare a dare battaglia.

2 commenti:

  1. Sara'per i pennivendoli capitolini asserviti al potere nordista la volta buona per affilare i pennini e dare ancora addosso a una persona che certamente ha sbagliato,ma la bilancia pendeva e pendera' sempre dalla parte dei pregi e delle manifestazioni d'amore che quest'uomo ha dato alla sua citta'.
    Nel continuo fagocitare di nuove emozioni quotidiane siamo passati dal Balotelli ingrato,allo strazio-fede-Lazio fino al Totti wrestler e certamente a quest'ultima verra' data la maggior cassa di risonanza...
    Francesco mio...per me de calci cosi' puoi continuarne a dare quanti ne vuoi se riterrai che l'offesa ha varcato il limite.A me hai gia dato talmente tanto che non basteranno altri 100 cartellini a cancellare quelle 250 perle che in anni de dedizione,passione,amore e botte prese,m'hai regalato...
    p.s.Francesco Totti non e' mai decisivo....Balotelli cammina ancora...

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  2. Daccordo con te in particolare sul post scrittum, purtroppo è arrivato stanco sulle palle...

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