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giovedì 29 aprile 2010

Lino Banfi a RomaCaffè


Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, trasmissione radiofonica in onda tutte le mattine sulle frequenze di RadioPowerStation 100.5, è intervenuto il noto attore comico cinematografico e televisivo italiano, Lino Banfi.
Buongiorno, per prima cosa come sta?
"Bene, grazie".
Un commento sul momento della Roma?
"Siamo euforici come quando in una famiglia accadano cose inaspettate ed un figlio si laurea e diventa magari ministro o onorevole. E normale poi che si pensi alla presidenza della repubblica e lo stesso è per la Roma. All'inizio dell'anno nessuna pensava si potesse puntare allo scudetto ma ora è ovvio crederci. Anche se l'Inter ci fa "incazzere" dobbiamo dire che è una squadra a livello mondiale fortissima".
Un pensiero su Francesco Totti?
"Francesco momentaneamente sembra non stia giocando come sempre ma è solo apparenza. Anche se gioca 15 min fa cose deliziose ed è un intoccabile. Ed anche se passano gli anni lui rimane decisivo".
Un giudizio sull'operato di Ranieri, allenatore romano e romanista?
"Io a casa, nel mio studio ho le foto dei due principi Ranieri di Monaco, ora mi manca solo la sua foto per chiudere il trittico. Questo dimostra come lo stimo ed è l'unico che ancora non mi ha chiamato mister. Visto che tutti gli allenatori italiani mi ci hanno già chiamato, da Lippi fino ad Ancelotti. E per quanto riguarda Carlo, ho esportato il "5-5-5" anche in Inghilterra, chiamandolo e dicendogli di attuare con il suo Chelsea il "five- five- five...porca puttena".
A proposito di allenatori, si è divertito a girare il seguito dell'Allenatore nel Pallone?
"A dir la verità prima del mondiale avrei voluto girare il terzo capitolo della saga, dal titolo: “Canà ai mondiali”. Sopratutto perchè secondo me il secondo film non è venuto bene come il primo visto che i produttori non hanno voluto spendere molto per la produzione del film. Inoltre sono sicuro che tutto lo staff azzurro a partire da Marcello Lippi avrebbe aderito ben volentieri alla realizzazione del film".
E Canà che squadra avrebbe allenato?
"Beh, sicuramente la nazionale italiana. E aggiungo che per come avevo pensato io il film avrei addirittura spodestato Lippi dalla panchina. Sempre in tono amichevole naturalmente".
Com'è possibile che un barese doc come lei sia diventato un tifosissimo giallorosso?
"Io mi sono innamorato subito della città perchè ho sempre sognato di fare l'attore e venire a Roma per poter lavorare. Poi quando ho visto la prima partita della Roma, vedendo questi colori forti e cosi accesi mi sono innamorato subito".
Sulla Roma: lei crede allo scudetto?
"Io credo sia allo scudetto che per prima cosa al 5 maggio, cioè...
alla finale di Coppa Italia che secondo me ci spetta di diritto. E riguardo a questo direi al ragazzo portoghese di stare calmo perchè i "tituli" come dice lui servono, ma non se li può fregare solo lui".
Uscendo dalla squadra capitolina, un giudizio sul tecnico portoghese, il primo da Oronzo Canà, il secondo da Lino Banfi. Mourinho le sta simpatico o antipatico?
"Da Oronzo Canà, il tecnico portoghese dovrebbe baciarmi le mani. Perchè lui per esultare fa i gesti con le mani ma l'Oronzo Canà vero, quello pugliese ha addirittura portato una gallina in campo per festeggiare la vittoria quando allenava il Bari. La cosa che ancora nessuno ha capito che per stemperare gli animi bisogna divertirsi e prendere il calcio per quello che è, vale a dire un gioco. Bisogna, quindi, divertirsi e ridere. Invece, come Lino Banfi non posso dirgli niente ma se dovessi incontralo e farmi incazzare deve stare attento perchè potrei "rompergli la noce del capocollo. Ed io lo posso fere".
Ultima battuta, qual'è il film a cui è più legato?
"Ne parlavo proprio ieri sera e posso citarne due: il commissario Lo Gatto e Vieni avanti cretino. L'ultimo perchè se lo vedete, ancora oggi riesce a far ridere come la prima volta, mentre per quanto riguarda il commissario Lo Gatto è stato il fim che ha sancito un cambio nella mia carriera. Passando da quei film ribattezzati trash, a qualcosa di più serio vista anche la direzione artistica di Dino Risi".
Allora Signor Banfi, grazi per l'intervento e in bocca al lupo.
"Grazie a voi e crepi".

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