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venerdì 9 aprile 2010

Gianluca Pagliuca a RomaCaffè


Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, trasmissione in onda tutti i giorni dalle 8:00 alle 10:00 sulle frequenze di RadioPowerStation, è intervenuto l’ex portiere di Inter, Sampdoria e nazionale, Gianluca Pagliuca, per parlare dell’ importante trasferta neroazzurra di Firenze e della situazione dei portieri italiani.
Buongiorno Pagliuca, per prima cosa come va?
Molto bene , grazie. Voi?
Bene bene, siamo in frenesia per questo campionato!
“Frenesia è una parola grossa, direi fibrillazione! È normale l’agitazione in questo momento, se pensiamo che fino a qualche tempo fa la Roma era a 14/15 punti dall’Inter. Secondo me il campionato si decide questa domenica, se sabato l’Inter vince a Firenze, dopo ha un...
calendario relativamente semplice e abbordabile quanto quello della Roma”.
Il problema dell’Inter , come leggiamo dai giornali questa mattina, è che in prossimità delle sfide di Champions League, tende a non fare delle buone partite in campionato. Potrebbe essere questo il problema principale per la corsa allo scudetto?
Si , può sicuramente essere un problema , ma il fatto che l’Inter debba giocare con il Barcellona martedì 20 Aprile e poi con la Juventus, penso che dia molti stimoli ai giocatori. La Roma deve sperare nella vittoria della Fiorentina, in quanto in questo caso la partita è più difficile per l’Inter, ma se si dovesse superare questo scoglio, penso che l’Inter possa vincere tutte le partite rimanenti”.
Secondo lei quanto ha influito sulle buone prestazioni della Roma , la presenza di Julio Sergio tra i pali e soprattutto, avrebbe mai pensato ad un’esplosione del genere da parte di un giocatore che fino a qualche tempo fa era il terzo portiere della squadra?
In effetti non capisco come mai anni fa Julio Sergio non abbia avuto modo di giocare neanche una partita. Non l’ho mai sentito polemizzare, ma è stato molto bravo Ranieri a inserirlo e a dargli fiducia. Questo portiere da titolare non ha mai sbagliato una partita, è stato molto continuo, ha salvato diverse volte le partite della Roma. Non posso dimenticare la parata nel derby contro Mauri, e anche le parate di Firenze. Tutte determinanti”.
Quanto conta per il portiere la sicurezza che riesce a infondere agli uomini che gli stanno davanti?
“Se giochi con una squadra ben messa in campo e “quadrata”, questo per il portiere vuol dire tranquillità e sicurezza. Questo è quello che si vede da Julio Sergio, anche se non è uno prorompente dal punto di vista fisico arriva dappertutto ed ha una grandissimo reattività”.
Quanto incide, in termini di punti in classifica, un portiere come ad esempio Buffon? Avere un grande portiere è veramente l’arma in più?
“Buffon ha avuto vari infortuni, ha fatto degli errori. Non penso che questa sia stato un anno positivo. Ci sono portieri più forti, spero però che si riprenda per i Mondiali, dimostrando il meglio come ha fatto in passato. Per quel che è stato quest’anno, non è andato bene, a parte le prime partite di Campionato, molto buone, non mi ricordo un Buffon straordinario”.
Chi potrebbe essere un’alternativa a Buffon in Nazionale?
Per la nazionale c’è Marchetti che, nonostante qualche errore di troppo sta facendo bene. Poi c’è Sirigu che con il Palermo sta facendo un buon lavoro, ci sono dei buoni portieri , c’è anche Viviano, del nostro Bologna che va bene, ma anche lui sta commettendo diversi errori ultimamente. Quando un portiere è giovane deve avere delle caratteristiche. Secondo me il portiere più affidabile è Jiulio Cesar,a parte la papera fatta contro la Roma”.
Lei ha fatto 592 presenze in Serie A. Record per i portieri italiani. Che cosa è successo alla scuola dei portieri in Italia?
“Noi eravamo 4/5 portieri e siamo riusciti a durare diversi anni. Parlo di Marchegiani, Peruzzi e quelli della mia generazione. Sicuramente noi eravamo più affidabili e abbiamo girato varie squadre, poi però sono subentrati i portieri stranieri, forse perché adesso si tende ad investire più sugli attaccanti. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, infatti, si tende a prendere portieri o a parametro 0 o a basso costo per risparmiare. L’Inter ha avuto il colpo di genio di prendere, Julio Cesar, a parametro 0, quindi, evidentemente non si vuole più investire sui portieri. Se si vuole prende un portiere di alto livello dalla serie B, ad esempio, vengono chiesti 4/5 milioni di euro allora si preferisce puntare su portieri stranieri che costano pochissimo e che possono diventare grandi portieri con la scuola italiana”.
Chi è oggiAggiungi un appuntamento per oggi , virtualmente parlando, l’erede di Gianluca Pagliuca?
“Quest’anno sono usciti due o tre portieri che mi piacciono, però ogni portiere ha le sue caratteristiche quindi io penso che Sirigu, Viviano e Consigli faranno sicuramente bene in futuro. Gli auguro che facciano tante partite come ho fatto io e che arrivino ai mondiali, però bisogna anche avere la fortuna di trovare le annate giuste e le società giuste”.
Un pronostico su Fiorentina- Inter?
“Il mio pronostico è X2. L’Inter è una squadra molto solida, molto forte, però la Fiorentina è una brutta squadra. Secondo me questo è il crocevia dello scudetto, se l’Inter domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani dovesse fare risultato, avrebbe già lo scudetto in mano praticamente. Se dovesse sbagliare, invece, la Roma avrebbe una grande possibilità, perché a parte il derby, le partite rimanenti sono tutte più che abbordabile per la compagine giallorossa”.
Un commento sull’allenatore portoghese, Josè Mourinho?
“Tutti dicevano che era solo un bravo comunicatore, secondo me è soprattutto un bravo allenatore. Si vede da come gioca l’Inter e soprattutto con quale sicurezza gioca le sue partite. È vicino ad un obiettivo importante come la Champions, per questo penso che Mou si stia prendendo una bella rivincita”.
Secondo lei uno dei meriti di Mourinho quest’anno può essere aver chiesto e ottenuto uno come Sneijder?
“L’Inter voleva prendere Diego, l’anno scorso, poi ha preso Sneijder che, ha un ruolo che prima era giocato da Stankovic che però non ha le stesse caratteristiche. Sicuramente Sneijder è un grandissimo giocatore, molto veloce, che appena riceve la palla sa già dove metterla. Si è sempre detto che all’Inter servisse un “Diego” , penso che ora possa essere contenta di aver preso uno Sneijder e Diego l’abbia preso la Juventus”.
Quante possibilità ci sono per il passaggio del turno nella super sfida con il Barcellona?
“Io penso che il Barcellona sia la squadra più forte del mondo. C’è sicuramente più possibilità per il Barcellona, però starei attento alle contromosse di Mourinho. Dalle dichiarazioni che ha fatto Guardiola, se avessero potuto evitare una squadra, avrebbe evitato proprio l’Inter”.
Due curiosità: in una partita Sampdoria- Torino lei colpì un palo di testa.
“Si, è vero. La palla stava entrando e fu Luca Fulvi a toglierla dalla rete. Sarei potuto essere il primo portiere in serie A a segnare una gol. Prima ancora di Rampulla”.
Poi un altro palo la caratterizza, quello della famosa finale di USA 94, con il Brasile.
“Se quella palla fosse entrata sarei rimasto in America, non sarei più rientrato in Italia. Lì, il Signore mi ha aiutato. Il pallone mi è sfuggito, per fortuna ha preso il palo e mi è tornato sulle mani perché se avessimo perso per una cosa del genere sarei stato segnato per tutta la vita quindi ringrazio ancora per questo regalo. Sono stato molto fortunato. La mia pressione si è alzata di brutto in quel momento”.
Un’ultima domanda, la vedremo un giorno su una panchina?
“Sto aspettando. Io per adesso sono sulla panchina di Sky, sto commentando qualche partita però è ovvio che se mi chiamasse una squadra seria mi piacerebbe fare quest’esperienza. È necessario che mi chiamino però”.
Allora, in bocca al lupo per tutto e complimenti per la sua straordinaria carriera.
“Grazie a Voi. E un abbraccio”.

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