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mercoledì 19 maggio 2010

Speciale Champions League: la finale


Bayern Monaco-Inter

Per entrambe le squadre potrebbe essere la stagione perfetta: campionato vinto, coppa nazionale vinta e come ciliegina sulla torta sabato sera, nello stupendo scenario del Santiago Bernabeu di Madrid, la vittoria della Champions League; solo una squadra però tornerà in patria con la tanto ambita tripletta (o der Tripel per i tedeschi). Agli sconfitti resterà comunque la consapevolezza di aver fatto una grande stagione contro ogni pronostico: infatti dopo la qualificazione per gli ottavi di finale, in pochi avrebbero scommesso sulle due future finaliste, che avevano stentato non poco nella prima parte del torneo, qualificandosi solo all ultima giornata dei rispettivi gironi.

Ma andiamo con ordine ripercorrendo il cammino delle due squadre dalla fase eliminatoria fino alla finale.

La strada per arrivare a Madrid

Bayern Monaco e Inter, collocate rispettivamente nel gruppo A ed F dei gironi di qualificazione, si sono entambe qualificate per seconde, e non senza difficoltà, alle spalle di Bordeaux e Barcellona. Se il gruppo dei nerazzurri poteva apparire abbastanza agevole, con Barcellona e Inter superfavorite rispetto a Rubin Kazan e Dinamo Kiev, lo stesso non si può dire per il gruppo A del Bayern: i bavaresi infatti dopo un inizio incerto, sono andati a giocarsi la qualificazione all' ultima giornata a Torino contro la Juventus, vincendo tra la nebbia piemontese per 4 a 1; qualificazione raggiunta all' ultima giornata anche per la squadra di Mourinho che battendo in casa per 2 a 0 il Rubin (gol di Eto'o e Balotelli), ha raggiunto gli ottavi di finale.

Ottavi di finale suggestivi per Jose Mourinho, che, dopo il sorteggio di Nyon, si trova di fronte il Chelsea, sua ex squadra; i nerazzurrui sconfiggono due volte gli inglesi, 2 a 1 a Milano e 1 a 0 a Londra, e...
tornano dopo tre anni di delusioni ai quarti di finale di Champions League. Qualificazione più complicata invece per il Bayern Monaco che, dopo over battuto in casa 2 a 1 la Fiorentina, in una partita falsata dagli errori arbitrali dell' arbitro Ovrebo e dei suoi assistenti, riesce a qualificarsi nonostante la sconfitta per 3 a 2 subita a Firenze, grazie alla regola dei gol in trasferta.

Il sorteggio dei quarti di finale fa felici i nerazzurri che si vedono opposti alla sorpresa Cska Mosca: con una doppia vittoria per 1 a o zero gli uomini di Mourinho si sbarazzano dei russi e tornano in semifinale dopo ben sette anni. Qualificazione più complicata per i bavaresi che per la seconda volta consecutiva ringraziano la regola dei gol in trasferta: infatti nonostante la sconfitta per 3 a 2 a Manchester, eliminano lo United grazie al 2 a 1 di Monaco di Baviera.

Semifinale a senso unico per il Bayern Monaco: i tedeschi infatti si sbarazzano senza troppe difficoltà del Lione (1 a o a Monaco e 3 a 0 in Francia) e tornano in finale dopo nove anni.
Discorso diverso invece per l' Inter che suda le fatidiche sette camicie per sbarazzarsi del Barcellona; i milanesi vincono 3 a 1 a in casa, e al ritorno, complice l' espulsione di Thiago Motta dopo pochi minuti, giocano una gara quasi esclusivamente difensiva: la scelta di Mourinho viene premiata, l' Inter perde solo 1 a 0 e riassapora la gioia di una finale dopo ben trentotto anni.

Curiosità

Entrambi i tecnici, Mourinho e Van Gaal, hanno già vinto una Champions League: il tecnico portoghese aveva infatti trionfato nel 2004 col Porto, mentre l' olandese Van Gaal aveva portato sul tetto d' Europa l' Ajax nel 1995. Sono solo due i tecnici, Hitzfeld e Happel, ad aver vinto la Champions con due squadre diverse ai quali sabato sera dunque si aggiungerà uno tra Mourinho e Van Gaal.

Francesco Perugini

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