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martedì 18 maggio 2010

Paolo Cento; La Russa ha perso l'occasione di stare zitto


L'onorevole Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio intervenuto ai microfoni di Romacaffè, critica senza mezzi termini questo finale di campionato, dalla tessera del tifoso e alle dichiarazioni di Ignazio La Russa che definiva una vergogna l'atteggiamento combattivo del Siena nell'ultima giornata di campionato.

Presidende come ha vissuto quest'ultima parte di campionato?
"L'ho vissuto con entusiasmo perchè la roma ha fatto un campionato straordinario dalla seconda giornata in poi. Si è ricreata una sintonia tra squadra e tifoseria che ci ha riuniti sotto una sola bandiera, che poi è la cosa più bella per chi è appassionato di calcio e ama il calcio alle vecchie maniere, come dice il nuovo inno della curva sud, e fatemelo dire un po sgomento sulle parole di Daniele De Rossi che parlando ai giornalisti sosteneva che lo spettacolo visto a Verona rischiavano di non vederlo più per via della tessera del tifoso, la quale introdurrà nuovi incomprensibili e discriminanti limiti alle tifoserie. La Roma potrebbe pagare un prezzo salato in termini di tifo.
Il rammarico c'è, perchè la Roma meritava lo scudetto e a differenza di due anni fà avevamo più possibilità, ma credo che non si possa rimproverare niente ai giocatori, credo che anche quest'anno come al solito è mancata un po di fortuna ma c'è stata anche qualche ingiustizia, come ad esempio nella giornata di Atalanta Bologna e Lazio Inter che non sono state giocate in contemporanea.
Da questa Roma però si può ripartire, rinforzandola, le parole di Ranieri, la sua chiarezza e le sue ragioni mi sembrano condivisibili, e non dimentichiamo che la prossima stagione riporterà la Roma in Champion's league".
Ripartiamo da to be continued?
"Assolutamente si, certo ci saranno anche altre concorrenti per lo scudetto, la Roma dovrà ripetere una stagione straordinaria, senza magari commettere gli errori di inizio stagione dove ha lasciato per strada punti importanti, e cito per esempio i 5 punti su 6 persi con il Livorno, anche se all'epoca forse la Roma non sapeva di poter competere per lo scudetto".
Cosa si sente di dire invece sulle dichiarazioni del ministro La Russa?
"Mi verrebbe da dire sommessamente che il ministro La Russa farebbe bene a occuparsi di più dei soldati italiani in Afghanistan e di riportarli presto in Italia anzichè dire cose ingiustificabili dal punto di vista sportivo.
Dire che il Siena si deve vergognare perchè ha giocato una partita vera con l'Inter nell'ultima giornata di campionato, dove per altro c'èra un rigore per il Siena non dato, vuol dire uccidere il calcio e la lealtà sportiva, uccidere il fatto che ci sono squadre che giocano per salvare la propria credibilità e la trasparenza del campionato. Al Siena andava fatto un plauso. Io credo che abbia perso una buona possibilità per stare zitto, e queste dichiarazioni...


fanno il paio con una cosa diversa ma altrettanto grave, come lo striscione che i giocatori dell'Inter, e non i tifosi, che per cose del genere rischiano anche il daspo, hanno esposto durante i festeggiamenti. Io vorrei sapere quali provvedimenti verranno presi per questi giocatori che aizzano la folla, e il pensiero va alla partita di super coppa che potrbbe giocarsi a Milano; con quale clima si giochera? Altro che violenza negli stadi con questi striscioni provocatori e insultanti come questi che i giocatori dell'Inter hanno messo contro Francesco Totti. Mi auguro che le autorità calcistiche intervengano con la massima severità perchè è intollerabile."
I primi protagonisti della violenza dal punto di vista verbale sono proprio i protagonisti del calcio?
"In una partita di calcio ci puo stare tutto. Lo sfottò, il momento di tensione, ma durante un festeggiamento esporre uno striscione deliberatamente offensivo nei confronti di un loro collega, non centra nulla con la festa che giustamente hanno fatto i tifosi e i giocatori dell'Inter, questo purtroppo crea un clima di tensione, allora i giocatori dell'inter meriterebbero il daspo. Se quello striscione lo avessero messo i tifosi sarebbe stato di cattivo gusto e basta, ma da parte dei giocatori è un'altra cosa."
Cosa vuole rispondere al ministro La Russa?
"Che a volte il silenzio è d'oro. Mi viene difficile ora fare i complimenti all'Inter per lo scudetto dopo il modo in cui hanno festeggiato. Io rimango legato ad uno striscione comparso al Bentegodi che recitava chi tifa Roma non perde mai, e questa è la nostra forza e la nostra superiorità di comportamento rispetto agli altri."
Totti è stato attaccato da tutti anche dal presidente della Repubblica
"Il presidente della Repubblica ha sbagliato perchè ha parlato di Totti probabilmente senza conoscere la realtà e accodandosi a un clima mediatico che tentava di fare di Totti il caprio espiatorio. Francesco nel calcio a Balotelli ha sbagliato, ha chiesto scusa, ma l'episodio stava dentro una partita di calcio, chissà cosa dovrebbe dire il presidente della Repubblica su quello che ha detto il ministro Ignazio La Russa e su quello che abbiamo visto a Milano. Non condivido pur essendo un estimatore del presidente Napolitano e apprezzando l'equilibrio con cui svolge la sua funzione. Totti è il simbolo di Roma con tutto quello che significa, e facendo una valutazione culturale e non politica, in un paese dove c'è il vento della Lega e della secessione, è evidente che attaccare Totti significa attaccare Roma e fare una campagna nei confronti della capitale d'Italia. Io credo che noi dobbiamo rispondere in maniera serena e civile, ma dicendo che Roma non si tocca e il capitano della Roma non si tocca. Si può criticare si può giudicare bene o male, ma non si può usare Totti per cose che con il calcio centrano assolutamente poco."
Un messaggio per il prossimo campionato?
"Poi parlano i fatti, in questa stagione Francesco nonostante abbia giocato relativamente poco ha fatto quattordici goal e questa è la risposta migliore che lui può dare.
Agli amanti del calcio dico facciamoci sentire, in maniera serena per un calcio di passione e non solo dei grandi interessi, e vorrei fare un appello anche alla A.S. Roma affinchè riveda questa decisione che per farsi l'abbonamento bisogna fare la tessera del tifoso. La norma non prevede questo, questa norma che io critico e contesto e che mi auguro venga sospesa. Ma anche se dovesse andare in vigore non prevede l'obbligo di farla per l'abbonamento al proprio stadio, semmai può essere uno strumento limitativo per le trasferte e quindi mi auguro che la Roma riveda questa decisione. Chiedere la tesserea del tifoso a chi si abbona all' Olimpico sarebbe un atto non condiviso per migliaia di tifosi, soprattutto della curva e io credo che sarebbe un errore che rischia di far perdere la forza di un tifo straordinario. Si apra una riflessione seria su questa vicenda.
Per il prossimo anno l'ugurio è di riportare il calcio all'immagine di uno sport, un gioco, una passione; togliamo dal calcio quel veleno che certo non ci aiuta."

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