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giovedì 18 marzo 2010

Metro C: a rischio la realizzazione?













Roma Metropolitane smentisce, ma l’aumento dei costi potrebbe bloccare la messa in opera della tanto attesa terza



Sta per diventare un caso la realizzazione della “Metro C”, la tanto agognata terza linea di Roma. A lanciare la polemica è l’associazione di “Italia Nostra”, insieme ai comitati di cittadini Progetto Celio e Associazione degli abitanti per la tutela e valorizzazione del centro storico di Roma.

Sotto osservazione, nello specifico, è la tratta T3, quella che dovrebbe collegare San Giovanni, Amba Aradam, Colosseo.

“La spesa iniziale era stata fissata in 3,1 miliardi di euro” dichiara Carlo Ripa di Meana, presidente della sezione romana di Italia Nostra, “invece costerà alla collettività oltre 5 miliardi di euro”. Costi quasi raddoppiati, che risultano più che triplicati rispetto al progetto iniziale di spesa, poco superiore al miliardo di euro.

“La Tratta T3, lunga poco più di 2,5 km”, dichiara Antonio Tamburrino di Italia Nostra, “era stata preventivamente accreditata per 510 milioni di euro. Già nel progetto definitivo si arrivò a raddoppiare la spesa, fino ad 1 miliardo e 305 milioni di euro. Se si fosse fatta una gara internazionale, visti i costi ridotti delle opere in Europa, si sarebbe potuto spendere poco più di 200 milioni, con un avanzo di più di 800 milioni di euro, con cui lastricare binari d'oro e garantire un vitalizio a tutti gli abitanti del centro storico. Non siamo contrari alla realizzazione della metropolitana, ma i costi colossali dell'opera, connessi ai rischi legati alla metodologia di scavo in aree archeologiche sensibili, impongono un confronto pubblico con la collettività che non c'è mai stato”.

Questo aumento dei costi, legato alle problematiche costruttive, ha così portato uno stop alla realizzazione dei lavori, visto il blocco “a livello autorizzativo” e l’esame del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) tuttora in corso, dopo lo stop del Comitato per i Lavori Pubblici della Regione Lazio del 22 dicembre scorso.

Subito è arrivata la smentita da “Roma Metropolitane”, la quale, con una nota dello scorso 3 febbraio, ha specificato: "A seguito delle recenti notizie di stampa relative a presunte bocciature del progetto della tratta T3 (San Giovanni-Colosseo) della Linea C, Roma Metropolitane ritiene necessario informare sul reale stato della procedura autorizzativa. Il 31 luglio 2009 Roma Metropolitane ha trasmesso il Progetto Definitivo della Tratta T3 a tutte le Amministrazioni interessate. Il 23 ottobre 2009 si è svolta la Conferenza dei Servizi, convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel cui ambito sono pervenuti i pareri favorevoli. Il 18 dicembre 2009 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è pronunciato “(…) rilevando innanzitutto che la documentazione pervenuta è articolata e completa ed affronta una configurazione di una complessità del tutto eccezionale in termini tecnici, idrogeologici e archeologici” e si è espresso “favorevolmente con alcune prescrizioni e precisazioni di carattere marginale.”

Il 21 gennaio 2010 il Dipartimento Territorio della Regione Lazio ha comunicato il “Parere Unico Regionale”, favorevole con prescrizioni e osservazioni, pur evidenziando che il Comitato Regionale per i Lavori Pubblici del Lazio, organo di consulenza tecnico-amministrativo in materia di lavori pubblici di competenza o di interesse regionale, aveva espresso il 21 dicembre 2009 parere non favorevole “a causa della mancanza di idonea copertura finanziaria regionale” e per altre motivazioni di natura economico-amministrativa.

Il progetto definitivo è attualmente nella fase finale dell’istruttoria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la successiva approvazione da parte del CIPE.

Tra conferme e smentite, quella che doveva essere un’opera pronta per il 2011, appare in realtà sempre più lontana. Tempi di approvazione, stime di costi (non rispettati), faranno il resto. I cittadini? Sempre in attesa.

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