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domenica 27 giugno 2010

Goodbye Capello, ai quarti va la Germania




di Jacopo Fontanelli


La partita che non ti aspetti. Una Germania devastante, fresca e brillante coi suoi giovani e naturalizzati talenti, e un'Inghilterra imbarazzante a cui sono tremate le gambe dal primo al novantesimo minuto. La nemesi storica si è consumata dopo 44 anni. Rewind. Era il 30 Luglio del 1966, quando a Wembley davanti a quasi centomila spettatori si giocava la finale del mondiale inglese. Inghilterra contro Germania: 4-2 il risultato finale per i padroni di casa, con un gol decisivo di Geoff Hurst al 10' del primo tempo supplementare. Il pallone però, ha avuto il demerito non sottolineato dal guardalinee russo Bakhramov, di non aver superato interamente la linea di porta. Inghilterra dunque campione con un gol irregolare, e Germania che ha dovuto subire l'onta di vedersi scippata di una coppa meritata. Oggi, 27 giugno 2010, la storia ha scritto la sua vendetta; sul punteggio di 2-1 per i tedeschi, Lampard supera Neuer con un pallonetto delizioso che rimbalza almeno un metro oltre la linea di porta. Esulta Capello, esultano i giocatori, ma né il guardalinee né l'arbitro corrono verso il centrocampo segnalando il gol. Si va al riposo sul punteggio di 2-1.

Al rientro dagli spogliatoi l'Inghilterra sembra esser entrata meglio in campo e sfiora due volte il pareggio con una traversa su punizione di Lampard, e un tiro di Milner che sarebbe finito in rete se non avesse sbattuto sulla schiena di Boateng. A metà ripresa due clamorose disattenzioni di Barry, avviano due contropiedi tedeschi perfettamente conclusi in rete dal talento del Bayern Monaco Muller. Finisce 4-1, con gli inglesi che dopo esser stati accreditati come grandi favoriti escono dal mondiale per l'ennesima volta a testa bassa.

La Germania continua a stupire e diventa adesso una validissima candidata alla vittoria finale; continua a stupire soprattutto vedere la lista dei convocati di Loew: giocatori giovani (Boateng, Neuer e Ozil su tutti), di talento, e spesso naturalizzati. Se prima si leggevano nomi come Jurgen, Lothar, Andreas, Gerd e Karl Heinz, adesso si trovano Samir, Serdar, Mezut, Miroslaw. La dimostrazione migliore che là dove non ci sono polemiche interne su chi tifa contro e chi non canta l'inno, e là dove non ci si scandalizza per la presenza o meno di oriundi, si ottengono anche dei risultati migliori.

Infine, è assolutamente inconcepibile come nel 2010 non si riesca a trovare un modo per garantire una, se non assoluta, quantomeno migliore, regolarità alle partite di calcio. Dal tennis al basket passando per il rugby, tutti gli sport si sono dotati della moviola in campo per aiutare gli arbitri a prendere le decisioni migliori. Solo Platinì e Blatter da questo orecchio sembrano non volerci sentire.

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