De Rossi: «Roma a vita!
Rinnoverò il contratto»
(corriere dello sport)
Intervista al centrocampista giallorosso: «Il presidente Rosella Sensi mi ha chiamato in tempi non sospetti, sono andato nel suo studio a parlare per un’ora, io e lei e nessun altro. Non è mai trapelato nulla. Il nostro rapporto, ma in generale quello tra me e la società, viene confermato ogni giorno con il lavoro sul campo. L'Inter è ancora la più forte ma non è detto che debba vincere sempre»
VALENCIA, 6 agosto - La barba è ricresciuta. La tiene lunga, la sistema, ormai fa parte del suo look. Daniele De Rossi è pronto a tornare nella postazione di comando della sua Roma. Comincia una nuova stagione, a ventisette anni non è più un giovane di belle speranze, ma un uomo e un calciatore che ha messo insieme una grande esperienza. De Rossi ha gli occhi algidi quando ispeziona il futuro, quando prova a capire quali saranno le prospettive della sua squadra. Lui un’idea se l’è fatta. Vuole cancellare con la Roma la macchia del Mondiale, un fallimento anche per lui. Vuole farlo con una grande vittoria, quella che ancora gli manca in maglia giallorossa. E questa Roma gli piace, al punto di tenere lontane tentazioni di fuga, le sirene dei più grandi club europei. Vuole restare per mantenere la promessa, una carriera sotto la stessa bandiera, come Totti, come pochi altri giocatori in questo calcio in crisi di valori. De Rossi rilancia la sfida all’Inter. Senza paura.
Daniele De Rossi, si ricomincia. Primo impegno stagionale in giallorosso. Una nuova avventura con la Roma, dopo la brutta esperienza in Sudafrica.
« Mi sono riposato, divertito, sono stato bene con la mia bambina. Le vacanze sono sempre belle, le ho passate serenamente. Sono stato fortunato, ho avuto tanti giorni per recuperare e li ho divisi con gli amici e la famiglia. Staccare serve, per me un mese dovrebbe essere obbligatorio per tutti e bisognerebbe avere un periodo più lungo anche a Natale. Riprendere il 6 gennaio è un massacro per noi calciatori, anche per i sudamericani che devono affrontare viaggi lunghi per tornare a casa » .
L’Inter è ancora la squadra da battere?
« L’Inter è ancora più forte degli altri, ma non è detto che la squadra più forte debba vincere sempre. Sulla carta hanno qualcosa in più, ma bisogna vedere come si integreranno i nuovi, il nuovo allenatore. Dietro ci siamo noi e anche altre squadre che sono cresciute. Non credo che la Juventus ripeta la stagione negativa dello scorso anno e tra le altre bisogna tenere d’occhio il Genoa, che ha acquistato ottimi giocatori, da Toni a Veloso, fino all’ultimo arrivato Rafinha. Anche la Fiorentina cercherà di fare meglio della passata stagione » .
Capitolo contratto. Per la Roma De Rossi è sempre stato incedibile e si è già cominciato a parlare di prolungamento. A che punto siamo?
« Non abbiamo mai affrontato pubblicamente l’argomento, né io, né la società. A me non piace parlare di questo tema sui giornali o in televisione. Secondo me il rinnovo del contratto non è un problema, visto che il mio presidente, che me lo deve fare, finora ha rifiutato qualsiasi offerta per lasciarmi partire. Quando scadrà lo rinnoveremo, mi sembra nella logica delle cose. Il presidente Rosella Sensi mi ha chiamato in tempi non sospetti, quando ancora nessuno parlava del prolungamento. Era verso la fine dello scorso campionato, mancavano poche partite, eravamo in corsa per lo scudetto. Mi ha telefonato, ci siamo dati un appuntamento, sono andato nel suo studio a parlare per un’ora, io e lei e nessun altro. Non è mai trapelato nulla. Il nostro rapporto, ma in generale quello tra me e la Roma, viene confermato ogni giorno con il lavoro sul campo, con la testimonianza di una stima reciproca, visto che la società ha sempre rifiutato ogni offerta per il sottoscritto ».
Benitez al posto di Mourinho, che ha lasciato l’Italia accompagnato da qualche giudizio velenoso. Cosa cambia nell’Inter?
« Non ho seguito molto il Liverpool, non sono uno che vede molto calcio in televisione. Benitez è un allenatore che ha ottenuto successi importantissimi. Mourinho come immagine, potere, carisma, è il più forte di tutti. Ha lasciato la sua impronta ovunque, ha ottenuto successi ovunque è andato. E anche a Madrid riuscirà a vincere, ne sono sicuro. E’ andato via un grande personaggio, che erroneamente viene fatto passare come un personaggio mediatico e basta, in particolare da alcuni suoi colleghi che, se gli dice bene, hanno vinto il dieci per cento di quello che ha vinto lui».
Guido D'Ubaldo